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Rare and modern books

Giulio Cesare Cortese, Felippo Sgruttendio de Scafato, Luca Torre, Luca Torre

IL PORCELLI. COLLEZIONE DI TUTTI I POEMI IN LINGUA NAPOLETANA. (1 LA TIORBA A TACCONE DE FELIPPO SGRUTTENDIO DA SCAFATO, 2 OPERE DI GIULIO CESARE CORTESE DETTO IL PASTOR SEBETO TOMO I, 3 OPERE DI GIULIO CESARE CORTESE DETTO IL PASTOR SEBETO TOMO II)

Centro editoriale del Mezzogiorno, 1976

62.99 € 69.99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italy)

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Details

Year of publication
1976
Place of printing
Napoli
Author
Giulio Cesare Cortese, Felippo Sgruttendio de Scafato
Pages
263, 252, 239
Volume
3
Series
Fuori Collana
Publishers
Centro editoriale del Mezzogiorno
Size
23 cm
Curator
Luca Torre
Edition
Ristampa anastatica
Keyword
Napoli, Giuseppe Maria Porcelli, Seicento, Secolo XVII, Letteratura dialettale, Dialetto, Dialetti, Poesia dialettale, Poesia popolare, Raccolte poetiche, Satira, Ironia, Collezionismo, Ristampe anastatiche, Cultura napoletana, Opere inedite, Autori vari, Poeti napoletani, Settecento, Barocco, Poesia, Poesie, Libri rari, Storia locale, Commedia, Farsa, Costume, Folklore, Dialetto napoletano
Prefacer
Luca Torre
Cover description
FONDO DI MAGAZZINO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO. RARO.
Dust jacket
No
State of preservation
Fine
Languages
Italian
Binding
Hardcover
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
New
First edition
No

Description

INTRODUZIONE ALLA RISTAMPA.

È un caso, confessiamolo, che la ristampa della Collezione di tutti i poemi in lingua napoletana sia avvenuta proprio nel 1975, a quattrocento anni dalla nascita, ancorché discussa, dei due fondatori della letteratura dialettale napoletana: Giambattista Basile e Giulio Cesare Cortese. È ancora un caso che la scelta sia caduta proprio su questa raccolta da parte di una casa editrice alla sua prima opera; ma non è certo un caso l'aver indirizzato la ricerca proprio in questa direzione, poiché si ravvisava, abbastanza chiaramente, la necessità di colmare una lacuna che diveniva sempre più evidente via via che gli studi su Napoli, sui suoi monumenti, sui suoi canti, sulle sue musiche, si facevano più completi e corretti filologicamente, lasciando, in questa vasta topologia culturale, scoperta una zona non certo in ombra, ma certamente non ben delineata nei suoi contorni. Quando ci siamo resi conto che una ristampa della porcelliana, oltre ad essere un atto editoriale meritorio, stava diventando necessariamente anche la meta delle nostre ricerche, abbiamo avvertito che il mosaico su Napoli, sulla sua cultura, andava ricomponendosi. Ossia, riprendeva quell'ordine naturale che aveva sempre avuto, da quando il Porcelli aveva pubblicato la sua raccolta, ma di cui noi, grazie alla dilagante inettitudine e codardia editoriale, dovuta a una weltanschauung tutta mercantile avevamo persa coscienza.

Edita tra il 1783 e il 1809 la Collezione si colloca tra quelle opere di fondamentale importanza, nonostante le inevitabili manchevolezze, per la comprensione della vita letteraria di Napoli fino agli albori dell''800. Del suo editore, Giuseppe Maria Porcelli sappiamo però molto poco. Dalle Notizie biografiche e bibliografiche degli scrittori del dialetto napoletano, compilate da Pietro Martorana nel 1874, sappiamo solo che egli fu un libraro; denominazione ancor oggi in uso per indicare un tipo particolare di libraio: non un mercante di libri soltanto, ma un appassionato e vigile cultore delle cose della capitale partenopea. Per questa sua peculiare caratteristica, cioè passione, il Porcelli ne curò anche l'introduzione esponendo acute, se non peregrine, osservazioni sull'uso letterario e popolaresco della lingua napoletana. Ed oggi, a circa due secoli di distanza, questo recupero del patrimonio dialettale nostrano appare di valore inestimabile, se si tiene conto dell'importanza ad esso attribuita dagli studiosi del linguaggio, sia sotto il profilo psicologico che socio-antropologico; e, ancor più, sotto il profilo dell'espressione artistica. Del resto, Pasolini parlava di una poetica per cui il dialetto si fa nient'altro che un mezzo di espressione più raffinato della lingua; donde viene a cadere per gli scrittori dialettali, disinseriti dalla tradizione aulica, l'attribuzione che li discrimina come minori.

Descrizione bibliografica
Titolo: Il Porcelli. Collezione di tutti i poemi in lingua napoletana
Volume 1: La Tiorba a Taccone de Felippo Sgruttendio da Scafato
Volume 2: Opere di Giulio Cesare Cortese detto il Pastor Sebeto Tomo I
Volume 3: Opere di Giulio Cesare Cortese detto il Pastor Sebeto Tomo II
Cura e introduzione di: Luca Torre
Editore: Napoli, Centro editoriale del Mezzogiorno, 1976
Ristampa anastatica
Lunghezza: 263, 252, 239 pagine; 23 cm
Soggetti: Napoli, Giuseppe Maria Porcelli, Settecento napoletano, Seicento, Secolo XVII, Letteratura dialettale, Dialetto, Dialetti, Poesia dialettale, Vocabolario, Dizionario, Poesia popolare, Raccolte poetiche, Vernacchio, Ammore, Satira, Ironia, Ciucce Conzarvata, Nicolo Lombardi, Collezionismo, Ristampe anastatiche, Facsimile, Cultura napoletana, Opere inedite, Autori vari, Poeti napoletani, Ferdinando Galiani, Titta Biaso Valentino, Antonio Vinciguerra, Vaiasseide, Farsa, Divertimento, Malattia d'Apollo, Poemma aroico, Batracomiomachia d'Omero, Posillecheata, Storia locale, Libri pregiati, Capasso, Pastor Fido, Giambattista Basile, la Mortella, l'Agnano Zeffonato, Perruccio, Ce Bjinte rotola, Valanzone, Ciucceide, Fuorfece, Commedie, Commedia farsesca, Poemetto eroicomico, Lingua napoletana, Epopea delle serve, Opere poetiche, Lo cunto de li cunti, Niccolò Capassi, Sonetti, Rime, Scruttendio, Eneide, Virgilio, Fasano, La Gierosalemme libberata, Ferruccio, Mortelle d'Orzolone, Fenizia, La mezacanna, Pentamerone, Sarnelli, Posilichejata, D'Antonio, Ferdinando Russo, Barocco, Linguaggio, Calembours, Francese, Parlata, Giochi di parole, Giancola Sitillo, Nunziante Pagano, Canzoniere, Amore, Tradimenti, Donne, Micco Passaro nnamorato, Pastore Sebeto, Torquato Tasso, Traduzioni, Toscano, Ortografia, Sarchiapone, Poemi, Petrarca, Cafoni, Smorfia, Sdamme sciorentine, Zita, Vaiassa, Amante, Nobilissima, Libri rari da collezione, Accademia della Crusca, Ciullo, Perna, Lo cerriglio 'ncantato, Avventure sentimentali, Domestiche napoletane, Enrico Malato, Comicità tragica, Parnaso, Muse, Manichiello, Cienzo, Renza, Preziosa, Carmosina, Costume, Folklore, Accademici filopatridi, 'uocchie, Calascione, Canzoni, Parodia, Viscere, Cacamagna, Sciaddeo Accademico Maccarone, Vesuvio, Morte, Vita, Versi, Fausto Nicolini, Strumenti musicali, Liuto, Dolore, Corda, Arciliuto, Giuramento, Lirica, Vezzarrie, Burlesco, Cibo, Gastronomia, Cavolo, Trippa, Vruoccole, Verza, Pastinache, Fegatelli, Cotogna, Maccheroni, Naples, Neapolitan eighteenth century, Seventeenth century, XVII Dialect literature, Dialects, Vocabulary, Dictionary, Popular Poetry collections, Satire, Irony, Collecting, Anastatic reprints, Neapolitan culture, Unpublished works, Various authors, Neapolitan poets, Farce, Entertainment, Local history, Valuable books, Comedies, Farce comedy, Heroic poem, Neapolitan language, Epic of the servants, Poetic works, Sonnets, Rhymes, Language, French, Spoken, Word games, Love, Betrayals, Women, Translations, Tuscan, Spelling, Poems, Petrarch, Lover, Rare collectible books, Academy, Sentimental adventures, Neapolitan Maids, Tragic comedy, Parnassus, Muses, Philopatrid academics, Songs, Parody, Bowels, Vesuvius, Death, Life, Verses, Musical instruments, Lute, Pain, String, Archlute, Oath, Lyrical, Antics, Burlesque, Food, Gastronomy, Cabbage, Tripe, Vruoccole, Cabbage, Parsnips, Livers, Quince, Macaroni