Details
Place of printing
Milano,
Pages
pp. 203 [4] 29, disegno di Francesco Chiappelli all’antiporta.
Series
collana «Scrittori di tutto il mondo», 11. Collezione diretta da Gian Dàuli,
Publishers
Modernissima (Stampa: Officine Grafiche Antonio Saita),
Edition
Prima edizione italiana.
Keyword
Narrativa Straniera del '900Libri per bambini
Binding description
brossura con sovracoperta illustrata,
Description
LIBROPrima edizione italiana. Ottimo esemplare, con la sovracoperta ben conservata (normali tracce del tempo). Conserva scheda editoriale.Secondo romanzo dello scrittore, drammaturgo e giornalista americano Thornton Wilder, qui presentato nella prima edizione italiana Modernissima del 1929 con traduzione di Lauro De Bosis e prefazione di Gian Dàuli. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1927, «Il ponte di San Luis Rey» fu accompagnato da un immediato successo editoriale e di critica, aggiudicandosi anche il Premio Pulitzer nel 1928. Ambientato in Perù nel XVIII secolo, il libro cerca di ricostruire la storia delle cinque persone morte nel crollo del ponte di San Luis Rey facendosi guidare da queste domande: chi erano? Perché erano lì? Perché hanno attraversato quel ponte proprio nel giorno del collasso «del più bel ponte di tutto il Perù»? Un racconto d’avventura e al tempo stesso un’indagine letteraria e filosofica che coinvolge questioni fondamentali e universali legate alla scelta, al caso, alle probabilità. Come scritto dal presidente della giuria del Premio Pulitzer Richard Burton: «Questo romanzo non è soltanto un notevole esempio di capacità letterarie nell’arte narrativa, ma possiede anche un significato filosofico e un’elevazione spirituale che accrescono enormemente il suo valore letterario». Opera sempre attuale per il costante riferimento alla tragicità e inesplicabilità dell’esistenza e dunque vero e proprio romanzo di formazione ormai considerato come uno dei capolavori del XX secolo, nei giorni successivi all’attacco dell’11 settembre le righe finale del romanzo vennero utilizzate dall’allora primo ministro inglese Tony Blair per omaggiare le vittime britanniche coinvolte nell’attentato: «Presto moriremo, ed ogni memoria di quei cinque sarà scomparsa dalla terra, e noi stessi saremo amati per breve tempo, e poi dimenticati. Ma l’amore sarà bastato; tutti quei moti d’amore ritornano all’Amore che li ha creati. Neppure la memoria è necessaria all’amore. C’è un mondo dei viventi e un mondo dei morti, e il ponte è l’amore, la sola sopravvivenza, il solo significato». Nel 1938 e nel 1943 Thornton Wilder avrebbe vinto altri due premi Pulitzer, questa volta per la drammaturgia, con «Our Town» e «The Skin of Our Teeth».