Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Giampaoli Lorenzo

Il monumentale ospizio del Gran S. Bernardo sul monte Giove Memoria storica compilata su documenti inediti con breve appendice

Amerigo Lici, 1884

40.00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1884
Place of printing
Prato
Author
Giampaoli Lorenzo
Publishers
Amerigo Lici
Keyword
Val D'Aosta, San Bernardo
Dust jacket
No
Languages
Italian
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

in 8° pp. 80 Bross. edit.dedica autografa dell'autore al frontespizio. Poche notizie sull'esistenza del monastero ai piedi del Colle sul versante svizzero sono confermate da un documento del nono secolo, verso l'812-820, che fa riferimento ad un ospizio sul colle denominato Mont-Joux e dedicato a S. Pietro ( Bourg-Saint-Pierre). Il monastero di Mont-Joux, Mons Iovis come veniva allora denominato il Gran San Bernardo,(Abbatia montis Jovis Sancti Petri). verso la metà del X secolo, probabilmente nel 940, viene distrutto da incursioni dei Saraceni. Verso il 1050, San Bernardo di Mentone, arcidiacono di Aosta, volendo aiutare i viaggiatori che arrivavano spesso derubati, decide di mettere fine al brigantaggio sulle montagne. In quest'ottica fondò, in cima al colle, l'ospizio che porterà più tardi il suo nome. La chiesa dell'ospizio è dedicata a San Nicola di Bari. L'Ospizio del Gran San Bernardo è collocato sotto la giurisdizione del vescovo di Sion, prefetto e conte del Vallese. Questo spiega il fatto che l'intero colle sia situato ancora oggi in territorio svizzero. Nel 1823, l'edificio dell'ospizio viene sopraelevato di un piano, sotto la direzione dell'architetto Henri Perregaux di Losanna. Fu all'ospizio che venne creata la razza detta di Cane di San Bernardo, attraverso l'incrocio di cani probabilmente offerti da famiglie vallesi nel periodo 1660-1670. Una prima menzione si ha nel 1709. L'allevamento aveva inizialmente lo scopo di fornire cani da guardia e da difesa per l'ospizio, ma col tempo essi sono divenuti cani per il soccorso in montagna.Buona copia