Details
Year of publication
1940-1942
Place of printing
Milano,
Publishers
A cura dell’Associazione di Propaganda per il Risparmio e la, Previdenza (Officine Tipo-Litografiche I.G.A.P.)
Edition
Edizione originale.
Keyword
Cinema Teatro etc.FuturismoPoesia Italiana del '900
Binding description
brossura avorio stampata in nero al solo piatto anteriore; titolo in rosso in copertina;
Description
LIBROEdizione originale.Ottimo esemplare (lievissimi segni del tempo al piatto anteriore, per il resto eccellente).Rarissimo, non registrato nel repertorio futurista di Cammarota e censito in sole quattro copie in ICCU (Sormani, APICE, Casa Lyda Borelli, ICBSA), cui OCLC aggiunge solo la copia del MART. La commedia in versi martelliani (ovvero alessandrini), realizzata nel 1936, fu respinta dall’Ufficio censura del Ministero dell’Interno, come appare dagli archivi (Ferrara, Censura teatrale e fascismo, p. 254). Forse il censore ravvisò delle note stonate nella rappresentazione di una povera famiglia di contadini umbri alle soglie della conquista dell’Etiopia: come dimostrano molti casi assurdi di censura verso la metà degli anni ’30 (si pensi al Talarico de «La fatica di vivere»), era il periodo in cui in Italia non era consentito rappresentare aspetti di ‘vita grama’. In realtà la commedia si chiude sulle note felici ed educative di un libretto di risparmio che arriva a scadenza e risolleva la situazione economica della famiglia (ecco dunque spiegato l’editore), che annuncia la decisione di trasferirsi in Africa: «Seminerem la terra nuova per gl’Italiani | nuovi, di cui sarete il simbolo, domani.». Curioso caso di teatro in versi pubblicitario a scopo progressista. -- Nel 1937, all’interno di una rassegna di «Autori drammatici» sulla rivista del sindatato «Autori e scrittori», compare notizia del «Miracolo della parete, commedia radiofonica in versi»; e nel 1938 — secondo il recente catalogo «La mia anima è musicale» (Milano 2009, p. 84) — essa fu addirittura rappresentata al Teatro degli Arcimboldi. Ma la pubblicazione, senza alcuna data, sembrerebbe da doversi posticipare, poiché nel catalogo di opere buzziane a pagina [2] è citato il «Poema di radio-onde», pubblicato da Vallecchi nel maggio del 1940. La data di edizione ci sembra debba essere dunque collocata tra il 1940 e il 1942, ultimo anno in cui è accertata l’attività editoriale dell’Associazione di Propaganda per il Risparmio e la Previdenza (Editori a Milano: Repertorio, p. 267b), e non già nel 1936, come scrive — sulla scorta di consistenti tesimonianze in letteratura (tra le quali Verdone, Teatro del tempo futurista, p. 98) — il repertorio Gambetti & Vezzosi.Ferrara, Censura teatrale e fascismo, p. 254; La mia anima è musicale (cat. della mostra Milano 2004), p. 84