Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Oscar Wilde, Wallace Goldsmith, Mariacristina Schiatti

Il fantasma di Canterville. Ediz. italiana e inglese

La Vita Felice, 2016

9.50 € 10.00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
2016
ISBN
9788877997883
Author
Oscar Wilde
Pages
113
Series
Libri del melograno (4)
Publishers
La Vita Felice
Size
138×200×8
Keyword
Narrativa classica dell’orrore e storie di fantasmi
Translator
Mariacristina Schiatti
Illustrator
Wallace Goldsmith
State of preservation
New
Languages
Italian, English
Binding
Softcover
Condition
New

Description

"Il fantasma di Canterville" è un racconto umoristico scritto nel 1887. Hiram Otis, un uomo politico nordamericano, compra l'antica tenuta di Canterville Chase, nella campagna inglese, e vi si trasferisce con la famiglia, per nulla spaventato dal fatto che la proprietà sia abitata da un fantasma. Lo spettro di sir Simon, infatti, comparso nel 1584 dopo avere ucciso la propria moglie, per tre secoli ha terrorizzato gli abitanti di Canterville, spesso fino alla follia. Ma gli Otis sono pratici americani, fiduciosi nella natura, nel progresso e nel denaro, perciò inutilmente sir Simon mette in atto con loro tutti i trucchi del suo lugubre repertorio: la famiglia è divertita dallo spirito dell'antico padrone di casa e i figli più piccoli lo prendono di mira con trappole e scherzi, che lo umiliano e lo convincono a non farsi più vedere. Solo la quindicenne Virginia, sensibile e affettuosa, si commuove per il suo infelice destino e decide di aiutarlo a trovare finalmente pace nell'Aldilà. Con il suo "Fantasma" Oscar Wilde scrive una divertente parodia dei racconti dell'orrore in voga nell'Ottocento. La sua profonda ironia coinvolge anche la società: sia l'Inghilterra vittoriana, con il suo attaccamento alle tradizioni aristocratiche, sia gli eccessi del materialismo americano. Il lieto fine suggerisce che tra queste due opposte visioni del mondo è possibile un compromesso, fondato sull'empatia e la comprensione dell'altro.