IL BANCO PAGA. Roberto Calvi e l’avventura dell’Ambrosiano

Brossura, formato cm. 20,5 x 13,5 e pagine 217. 'Il banco paga' non è solo un'immagine presa a prestito dal linguaggio dei giocatori di roulette. Riassume anche la linea del Banco Ambrosiano nell'era di Calvi, da quando il banchiere privato italiano più discusso entra sulla scena della finanza come un ciclone. Sin dai primi anni ?70 egli è alla guida dell'Istituto, ponto a combinare affari colossali: dietro di lui si muovono Sindona, il Vaticano e alcuni padrini politici che puntano sul nuovo cavallo. E già si intravvede che Calvi si presta alle operazioni più azzardate. Le sue competenze di banchiere sono indiscusse: saranno semmai i molti 'compagni di strada', che egli compensa lautamente per i lavori ricevuti, a portarlo alla rovina. I quattrini, 'le risorse' nella terminologia della Banca d'Italia, vengono impegnati per scopi che nulla hanno a che vedere con la corretta gestione di un Istituto di Credito. I risultati di questa politica disinvolta sono stati sotto gli occhi dell'opinione pubblica, sbigottita e angosciata per le sue connessioni con il mondo del delitto: un grande gruppo bancario privato gettato allo sbaraglio, lo scadimento d'immagine di un'intera categoria economica e il rischio di un collasso finanziario di proporzioni catastrofiche. Buone/ottime condizioni. V1081