Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Rubbi Antonio, Pref. Gianni Cervetti, Postfazione Di Ivan Pedret, Ti

I miei anni a Mosca. Memorie di un comunista italiano (1958-1964)

Futura 2021,

24.00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Author
Rubbi Antonio, Pref. Gianni Cervetti, Postfazione Di Ivan Pedret, Ti
Publishers
Futura 2021
Keyword
Comunismo Marxismo
Binding description
S
Dust jacket
No
State of preservation
New
Binding
Softcover
Inscribed
No
First edition
No

Description

8vo, br. ed. 304pp. Nel Centenario della nascita del PCI, líautore ñ per quattro legislature deputato e stretto collaboratore di Enrico Berlinguer ñ ci regala, sotto forma di memoriale, la ricostruzione dettagliata della sua esperienza maturata quando giovanissimo, non ancora inquadrato in ruoli di funzionariato politico, viene chiamato dal partito a trasferirsi a Mosca ñ dove rimane dallíaprile 1958 alla fine del 1964 ñ per frequentare dei corsi di formazione (alla Scuola superiore di partito e poi allíAccademia di scienze sociali). Uníesperienza intensa, fatta di luci e di ombre e, sul piano politico, di conferme e di frustrazioni, che Rubbi condivide con una delegazione di giovani militanti italiani (tra cui un simpatico ´spilungone milaneseª, un poco pi˘ che ventenne Antonio Pizzinato, destinato a diventare quasi trentíanni pi˘ tardi segretario generale della CGIL) e che sar‡ in quegli anni vissuta, altrettanto intensamente, da diverse migliaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo ñ in particolare dai tanti paesi del pianeta dove erano in corso guerre díindipendenza anti-coloniali ñ tutti o quasi accomunati da esistenze segnate da ristrettezze e povert‡ e dallíimpossibilit‡, da parte delle famiglie di provenienza, di provvedere ai loro studi universitari. Uníesperienza certo non agevole ñ studi cosÏ severi ad una certa et‡, scrive Rubbi, ´quando ormai pi˘ che allo studio ci si insegna a come costruirsi una vitaª ñ e che, dopo alterni episodi (a cominciare dal matrimonio contratto nel 1963 con una ragazza moscovita), volger‡ al termine, affrettando il rientro in Italia, a seguito di un avvenimento di politica interna sovietica giunto ´inatteso e scioccanteª a met‡ ottobre í64: la brusca liquidazione dai vertici del Cremlino di Nikita ChruöcÎv. ìI miei anni a Moscaî Ë indirizzato da Antonio Rubbi ai suoi nipoti americani Giacomo e Giulia, da cui, malgrado líenorme affetto, si sente doppiamente separato: dal líimmenso Oceano Atlantico e dalla lingua; ma a trarne beneficio siamo anche noi lettori, affascinati dal racconto di dense vicende personali, capaci nello stesso tempo di assumere un valore storico e politico generale. Prefazione di Gianni Cervetti. Postfazione di Ivan Pedretti.