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Rare and modern books

Sismondi Jean Charles Léonard Simonde De

Histoire de la chute de l' Empire Romain et du déclin de la civilisation, de l' an 250 a l' an 1000

Chez Treuttel et Würtz, 1835

120.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1835
Place of printing
A Paris
Author
Sismondi Jean Charles Léonard Simonde De
Publishers
Chez Treuttel et Würtz
Keyword
Storiografia, Roma antica, Prime edizioni
Dust jacket
No
State of preservation
Fine
Languages
French
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
Yes

Description

2 voll. in-8°, pp. (4), VII, 440; (4), 440; cartonatura coeva in marmorizzatura policroma caillouté con titolo manoscritto su tasselli cartacei ai dorsi. Bella copia in barbe. Edizione originale di uno dei maggiori tentativi di sintesi storica sismondiana. Il Sismondi (Ginevra, 1773-1842), fu storico, letterato, critico ed economista, frequentatore e amico di Madame de Staël e di Manzoni, avversario e poi sostenitore di Napoleone. Nel suo pensiero storiografico (il cui frutto più maturo sono l'Histoire des Républiques Italiennes du Moyen Âge', pubblicata prima in 8 volumi nel 1807-09 e poi in 16 nella seconda edizione del 1809-18, e la grandiosa 'Histoire des Français', 1821-44, composta di 31 volumi), il Sismondi fece dell'idea di libertà il fattore di sviluppo dei governi e degli stati attraverso i secoli. Anticlericale, liberale, progressista, le sue posizioni servirono strumentalmente alla pubblicistica e alla storiografia italiane del tempo per affermare nella coscienza nazionale i principi del liberalismo e della necessità di svincolare l'Italia dal governo e degli stranieri e del papato. Soprattutto in Francia, tutta la giovane generazione di storici che si formò negli anni della Restaurazione e in quelli immediatamente successivi ricevette da Sismondi un’impronta inconfondibile: Augustin Thierry, Guizot, Michelet, per citare solo i nomi più famosi, riconobbero in lui, più o meno esplicitamente, uno dei loro padri spirituali. Profonda fu anche l’ammirazione per il Sismondi storico in Inghilterra, paese da lui considerato come un modello per l’equilibrio politico e il senso della libertà che lo caratterizzavano.