Gli statuti della universitá de' tessitori di seta, d'oro, et d'argento, della cittá di Milano.

In-4°; 139, 5 pp. Legatura moderna in tutto cartoncino alla rustica. Piccoli restauri ai margini delle prime 4 carte; lievi gore. Antica nota manoscritta di difficile lettura al verso dell'ultima carta. Rara edizione ampliata degli statuti dei tessitori di seta e dei ‘tiraori’ della città di Milano, preziosa fonte per la storia dell’artigianato meneghino, che documentano diversi aspetti della ricca produzione dei rinomati tessuti serici e auroserici del capoluogo lombardo (velluti, damaschi, broccati, rasi ecc. intrecciati con fili d’oro).
Nella prima parte si stabiliscono l’organizzazione gerarchica e i ruoli delle varie cariche della corporazione. Vi si trovano poi prescrizioni di natura commerciale, in funzione antifrode e per preservare l’alta qualità dei prodotti, e istruzioni riguardo ai tipi di lavorazioni concesse, fino a diritti e doveri di maestri e garzoni.
Il primo nucleo di queste regole era stato promulgato da Francesco Sforza il 10 giugno 1461; gli statuti vennero riformati nel 1509 e posti a stampa quell’anno, seguiti da un’edizione nel 1517 e da questa del 1591. Manzoni II, p. 44, n. 84. Biblioteca Statutaria del Senato IV, p. 340. P. Mainoni, La seta a Milano nel XV secolo: Aspetti economici e istituzionali, Studi storici, XXXV (1994), pp. 871-96.