Exercitiorum spiritualium liber qui etiam mystica theologia nuncupari potest. Ex opusculis seraphici ecclesie doctoris sancti Bonauenturae cardinalis ord. min. compilatus

In-8°, 236pp, (4), legatura in pergamena, buone condizioni.Denominato Doctor Seraphicus, insegnò alla Sorbona di Parigi e fu amico di san Tommaso d'Aquino.Vescovo e cardinale, dopo la morte venne canonizzato da papa Sisto IV nel 1482 e proclamato Dottore della Chiesa da papa Sisto V nel 1588. È considerato uno tra i più importanti biografi di san Francesco d'Assisi. Infatti alla sua biografia — la Legenda Maior — si ispirò Giotto per il ciclo delle storie sul Santo nella basilica di Assisi.Per diciassette anni — dal 1257 — fu ministro generale dell'Ordine francescano, del quale è ritenuto uno dei padri: quasi un secondo fondatore. Sotto la sua guida furono pubblicate le Costituzioni narbonesi, su cui si basarono tutte le successive costituzioni dell'Ordine.La visione filosofica di Bonaventura partiva dal presupposto che ogni conoscenza derivi dai sensi: l'anima conosce Dio e se stessa senza l'aiuto dei sensi esterni. Risolse il problema del rapporto tra ragione e fede in chiave platonico-agostiniana.In-8 °, 236pp, (4), vellum binding, good condition.Known as Doctor Seraphicus, he taught at the Sorbonne in Paris and was a friend of Saint Thomas Aquinas.Bishop and cardinal, after his death he was canonized by Pope Sixtus IV in 1482 and proclaimed Doctor of the Church by Pope Sixtus V in 1588. He is considered one of the most important biographers of Saint Francis of Assisi. In fact, Giotto was inspired by his biography - the Legenda Maior - for the cycle of stories about the Saint in the basilica of Assisi.For seventeen years - from 1257 - he was general minister of the Franciscan Order, of which he is considered one of the fathers: almost a second founder. Under his leadership the Narbonne Constitutions were published, on which all the later constitutions of the Order were based.Bonaventura's philosophical vision started from the assumption that all knowledge derives from the senses: the soul knows God and itself without the help of the external senses. He solved the problem of the relationship between reason and faith in a Platonic-Augustinian key.