Details
Place of printing
Amsterdam,
Author
Condillac Etienne Bonnot De
Publishers
chez Pierre Mortier,
Keyword
ILLUMINISMO SENSIMO GNOSEOLOGIA FILOSOFIA PARMA
Description
In 8° (16,5x9 cm); due tomi: (2 b.), XXIV, 265, (3 b.) pp. e (2 b.), (4), 292 pp. Belle legature coeve in piena pelle maculata con titolo, numeri del volume e ricchi fregi in oro al dorso (nel volume primo il numero del tomo è a secco e non in oro). Tagli rossi. Segnalibro in seta verde in tutte e due i volumi. Filetti in oro ai tagli dei piatti. Piatti interni foderati con bellissima carta marmorizzata coeva. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Seconda edizione, identica alla prima edizione dello stesso anno dalla quale si distingue solo per il numero delle pagine dell'introduzione, XXIV invece di XXX, di una delle opere principali dell'illuminismo scritta dal celebre filosofo, enciclopedista ed economista francese, Étienne Bonnot de Condillac (Grenoble, 30 settembre 1714 Beaugency, 3 agosto 1780) Contemporaneo di Adam Smith e di idee liberali nonostante la sua appartenenza al clero, fu tra i massimi esponenti del Sensimo e diede un grande contributo anche alla psicologia e alla gnoseologia per i suoi studi incentrati sulla comprensione dei sistemi di pensiero della mente umana. Tutore del piccolo duca di Parma, rimasto orfano a soli 7 anni nel 1758 su scelta diretta della corte francese, fu amico di Diderot e Rousseau e nonostante l'amicizia con i filosofi enciclopedisti malvisti dalle autorità ecclesiastiche, riuscì sempre a mantenere buoni rapporti con tutti grazie alla sua innata capacità di mediazione ed al suo carattere amabile. Sulla scorta del lavoro di Locke dimostrò grandi doti di chiarezza espositiva nella descrizione delle sue idee sul funzionamento del sensimo empirico. L'Essai sur lorigine des connaissances humaines, fu la sua prima opera pubblicata e gli diede, da subito, un'enorme fama e l'apprezzamento di diversi esponenti di punta dell'Illuminismo, primo fra tutti da Voltaire. Intento del primo Essai era di «ridurre a un medesimo principio» il sensismo lockiano. Tale esigenza metodologica è svolta da C. colmando il distacco, da Locke postulato e non giustificato, tra le idee sensibili dirette e quelle riflesse: lo sviluppo dei modi di comunicare emozioni e sensazioni, luso dei segni linguistici cui è dedicata la parte più originale dellEssai ristabilisce appunto la continuità genetica tra la pura sensazione e le più complesse operazioni intellettuali da Treccani. L'esemplare da noi presentato è lin bella legatura coeva ed in eccellenti condizioni di conservazione. Good copy. Rif. Bibl. per la prima e seconda edizione: Cioranescu, 20327; Barbier II, 235 ; Quérard II, 267 ; Tchemerzine III, 474.