Ephemerides exactissimae caelestium motuum ad longitudinem almae vrbis, et Tychonis Brahe hypotheses, ac deductas è caelo accuratè obseruationes Ab anno MDXLII ad Annum MDCC Tomus primus, secundus et tertius Praeter stellarum fixarum catalogum extat tabula ortus & occasus praecipuarum ad borealis poli eleuationem à gradu 1. ad 60. Item supputatae singulis diebus in meridie lunae latidudines [.]

Tre tomi in tre volumi in-4° antico (23x16 cm), pergamena semirigida coeva con titoli manoscritti ai dorsi. Pp. (20) 587 (3); (2) 915 (1); (2) 903 (1). Al primo volume antiporta allegorica, ritratto dell'autore e tavole lunari incise, figure silogafiche nel testo, tavole-tabelle; il secondo e il terzo con marca tipografica incisa ai frontespizi (sfera armillare con ai lati due angeli, con motto Universitas rerum Ut pulvis in manu Iehovae) interamente di effemeridi in tavole-tabelle con calcoli anche di eclissi (figurate). Firme di appartenenza coeve ad antiporta e frontespizi. Lievi segni del tempo e d' uso alle legature (restauri conservativi e integrativi ai dorsi), interno ben fresco pur con qualche restauro conservativo a pochissime carte e minime mancanze agli angoli esterni inferiori di pochissime carte. Complessivamente più che buon esemplare. Interessante edizione che accorpa di fatto una ristampa emendata dell' Astronomicorum del 1629 (diviso in tre libri: il primo è un trattato di astronomia in cui sono messi a confronto i sistemi tolemaico, copernicano, di Tycho Brahe e il sistema dello stesso Argoli; il secondo libro è un trattato di astrologia, con capitoli sui segni zodiacali, sulla navigazione, sulla meteorologia e i venti et alii; il terzo libro infine contiene le tavole delle effemeridi con parti di testo che spiegano come leggerle e interpretarle); gli altri due volumi sono totalmente di effemeridi, alcune di esse - eclissi, equinozi, etc. - anche illustrate tavole-tabelle. Cfr. Riccardi I, 50. Andrea Argoli (Tagliacozzo, 1568-Padova, 1657), abruzzese di origine, fu allievo di Magini a Padova, e dopo aver insegnato matematica alla Sapienza di Roma dal 1622 al 1627, divenne professore proprio nella prestigiosa Università di Padova. Il calcolo estensivo delle Efemeridi fu la ricerca che in assoluto gli diede più fama.