[Du contract social] Principes du droit politique. Par J. J. Rousseau, citoyen de Genève

LIBROPrima edizione, secondo e definitivo stato (Dufour «type B»).Eccezionale esemplare in legatura coeva senza alcuna sofisticazione: qualche normale segno del tempo non ne pregiudica in alcun modo l’aspetto e la solidità complessiva (alcune escoriazioni agli angoli e ai piatti; minima mancanza alla testa del dorso; principio di rottura fermato alla cerniera anteriore; urto all’angolino superiore del pietto anteriore). Ai margini esterni di alcune pagine, localizzati punti di foxing e leggere bruniture che non intaccano il testo; fascicolo A lievemente allentato; un leggero alone di umidità al margine esterno dell’antiporta e del frontespizio. Molto buoni i margini (197 x 124 mm). Con una firma dell’epoca che consente di stabilire un prezioso terminus ante quem per la legatura: al risguardo anteriore, in elegante grafia, «Em. Barbezat», con tutta probabilità un notaio di Fleurier (Neuchatel) che si occupò della vendita di un importante lotto di 220 libri nel febbraio 1886.«The basis for a legitimate political order within a framework of classical republicanism» (Books that made Europe, p. 146). «The “contract Social” remains Rousseau’s greatest work [.]. It had the most profound influence on the political thinking of generation following its publication. It was, after all, the first great emotional plea for the equality of all men in the state» (PMM, n. 207). -- La prima edizione ebbe una storia piuttosto travagliata: alcuni ripensamenti dell’autore introdussero varianti in corso di tiratura, con il risultato di complicare oltremodo la ricostruzione bibliografica. Gli studiosi che si sono occupati del caso hanno potuto ricostruire un punto di partenza — che appare quasi ‘ideale’ stante la sua rarità (non ci risulta censito in istituzioni o biblioteche private) — e un punto di arrivo, tra cui si collocano alcuni esemplari ibridi che sono il risultato del comporsi spesso casuale delle copie in tipografia. Il nostro esemplare appartiene senza dubbi allo stato definitivo, contenente tutte le correzioni d’autore (Dufour «type B»; Leigh «3rd state»), e caratterizzato dai seguenti dettagli: – frontespizio con la bella stampa della ‘Giustizia seduta con cappello’ (immagine che sostituisce, secondo la volontà di Rousseau, quella della ‘Giustizia in piedi’), privo della parte incipitaria del titolo, «Du contrat social», spostata assieme al punto e virgola finale alla carta d’occhietto; – ultimo fascicolo X (pp. 321-finis) senza la nota a piè di pagina sul «matrimonio civile in Francia», anch’essa rimossa per volontà autoriale, con il catalogo di Rey in fine e le minute varianti che, secondo la certosina ricostruzione di Leigh, configurano l’ultimo stato della composizione del testo. -- Gli interventi di Rousseau erano tutti volti ad evitare che l’opera venisse proibita dalla censura. Cosa che, nonostante tutto, accadde, costringendo l’autore a fuggire in Inghilterra e non per questo fermandone in alcun modo la diffusione, assicurata da un fiorire di edizioni pirata nel formato in 12°: gli ultimi censimenti parlano di almeno undici edizioni con data ‘1762’; e un totale di ventotto edizioni ora del 1782.Dufour, Recherches bibliographiques sur J.-J. Rousseau, n. 133; Leigh, Unsolved Problems in the Bibliography of Rousseau; Printing and the Mind of Man, 207; Books That Made Europe, p. 146; En français dans le texte, n. 162