DIZIONARIO COROGRAFICO DELL'ITALIA COMPILATO PER CURA DEL PROF. AMATO AMATI COL CONCORSO DEI SINDACI, DELLE RAPPRESENTANZE PROVINCIALI E DI INSIGNI GEOGRAFI E STORICI (.). OPERA ILLUSTRATA DA CIRCA 1000 ARMI COMUNALI COLORATE E DA PARECCHIE CENTINAIA DI INCISIONI INTERCALATE NEL TESTO RAPPRESENTANTI I PRINCIPALI MONUMENTI D'ITALIA. VOLUME PRIMO (-OTTAVO PARTE SECONDA).

Opera completa in otto volumi (l'ultimo legato in due tomi), legatura uniforme e pressoché coeva in mezza pelle zigrinata con falsi nervi, fregi e titoli dorati sul dorso, in ottavo cm 25.5 x 19, pp (6) 1020, (4) 1152, (4) 968, (4) 1004, (4) 1162 (2), (4) 1368, (4) 1504, (4) 1552, (4) 1553-1574; centinaia di illustrazioni araldiche colorate a mano e incisioni in nero nel testo (in tutto 1031 figure). Buona copia, con lievi segni del tempo sulle legature (un po' usurata la cuffia superiore del primo tomo, minimi difetti sulle carte marmorizzate dei piatti), antico tassello di correzione del titolo sui primi tre volumi, lievi fioriture sui tagli. Ben conservato nel complesso. Colossale lavoro diretto dal patriota e pedagogo Amato Amati, il Dizionario Corografico dell'Italia fu pubblicato da Vallardi come prima parte dell'ampia trattazione su «L'Italia sotto l'aspetto fisico, storico, letterario, artistico e statistico con speciale riguardo all'industria ed al commercio» che l'editore dedicò a Vittorio Emanuele II di Savoia - presente nel primo tomo la copia della lettera di accettazione della dedica da parte del sovrano, emessa dal Gabinetto Particolare di S. M. nel 1868. Questo dizionario, celebre per i numerosi stemmi comunali colorati a mano, presenta una sterminata mole di informazioni, dati statistici, notizie storiche e bibliografia su città e paesi italiani, e ancora quasi un secolo dopo la pubblicazione Renzo De Felice, compilando la voce dedicata ad Amati nel Dizionario Biografico degli Italiani, riconosceva che il lavoro «conserva tuttora il valore di un ricco repertorio di notizie». L'opera, senza data sui frontespizi, fu pubblicata tra il 1875 e il 1886, e conobbe notevole diffusione. Notevole testimonianza dello sforzo ottocentesco di «fare l'Italia» attraverso l'educazione e la celebrazione dell'identità nazionale, e gustosa lettura.