Details
Author
Zerbi Giovanni Antonio.
Publishers
Milano, Pandolfo Malatesta Stampator Regio Camerale, 1599.
Description
In-4°; 4 carte, 80 pagine. Legatura posteriore in tutta pergamena morbida cinquecentesca. Buon esemplare a grandi margini. Prima edizione molto rara del primo dettagliato intervento teorico-pratico sulla fondazione e attività della prima banca pubblica "moderna" al mondo, aperta a Milano nel 1598. Giovanni Antonio Zerbi (1562-1601), mercante milanese, in data primo febbraio 1599, dedica quest'opera al governatore di Milano Ivan Fernandez di Velasco e spiega il suo interessamento per la costituzione del Banco su modello di quello di San Giorgio. Tra il 1584 e il 1587 era stato costituito, in effetti, il Banco di Rialto a Venezia ma con caratteristiche diverse e non paragonabile a quello milanese. Dopo aver proposto alle autorità spagnole la realizzazione di un banco pubblico a Madrid, ed aver ricevuto sempre risposte negative, lo Zerbi si decise a rivolgersi al governatore di Milano che nel 1593 autorizzerà la costituzione del Banco di S. Ambrogio. In quell’anno verrà pubblicato il “Dialogo del Banco di S. Ambrosio”, che conteneva un’anticipazione della sua idea voler garantire al comune, attraverso un banco pubblico, prestiti dai privati a tassi più bassi di quelli offerti dai grandi istituti di credito. Nel 1597 uscirà poi “Del Banco di S. Ambrosio proposto all’inclita città di Milano”, con la prima redazione delle prime due parti del “Discorso”. In queste lo Zerbi sollecita le autorità comunali ad autorizzare il Banco alla vendita di azioni fruttifere, al fine di ottenere quanto più denaro possibile dai cittadini. Solo con la stampa di questa edizione si avrà la definitiva completa redazione del primo trattato che descriva il funzionamento di una banca moderna. Il 'Discorso' è diviso in quattro dialoghi fra lo stesso Zerbi, amministratore del Banco, e suo suocero, interessato a diventarne cliente. Nel primo l'autore sostiene con forza la decisione dell'erezione del Banco e in generale i vantaggi che ne derivano per lo sviluppo dei commerci e degli affari. Nel secondo si sofferma sul suo funzionamento e la sua organizzazione, sui capitali da raccogliere, sulle azioni, sui prestiti, sugli interessi ecc. Nel terzo torna ancora sul funzionamento ed in particolare sull'attività di cambio. Il quarto è dedicato ad una discussione sulla moneta, la sua funzione e la sua importanza. Predari, p. 76. Argelati II, p. 1700. Cossa, p. 31. Kress Library (Italian) 97. BMC (S.t.) p. 743. F. Govi, I classici che hanno fatto l'Italia, 148. Manca alle biblioteche Einaudi e Mattioli, e al Cat. Hoepli (Milano).