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Arsenale Editrice Venezia
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Dio uomo ?¿ Uomo Dio. Cusano, Alberti, Durer Elena Filippi Cio che ha costituito il comune denominatore della prima eta moderna in Europa non fu tanto il richiamo all?fAntico, ma una genuina esperienza, peraltro molto sfaccettata, della religiosita nell?fideale riferimento al Cristianesimo delle origini. Al dischiudersi del tempo eroico degli Umanesimi, al di qua e al di la delle Alpi, l?findividuo fa propria, insieme all?finebriante progetto di conoscenza del mondo, anche la prospettiva di un percorso di introspezione, che lo porta a ritornare sui nodi fondamentali dell?fesistenza. Una delle menti piu acute dell?fepoca, il teologo e filosofo Nicolo Cusano siglo in modo mirabile la centralita dell?findividuo in un mondo in continuo, talora drastico mutamento: mens est viva mensura. L?fAutrice, tra i massimi esperti europei della materia, abbraccia lo spirito squisitamente umanistico di Cusano, impostando un dialogo serrato fra le ragioni della scienza e della teologia e quelle dell?fespressione artistica, specchio di una societa che sta vivendo una vera e propria ?grivoluzione copernicana?h. In questo senso, viene analizzato il concetto di imitazione, sia dal punto di vista delle teorie dell?farte, sia seguendo le suggestioni epocali del percorso di vita del cristiano, e cioe il tema della imitatio Christi. Fra i protagonisti del viatico qui proposto sono Leon Battista Alberti, Jan van Eyck, Memling, Leonardo, Lorenzo Lotto e altri. Perno delle vicende culturali evocate nel volume e la straordinaria posizione di Albrecht Durer nel contesto delle sue frequentazioni degli ambienti umanistici, non soltanto oltremontani, e del suo travagliato percorso di fede, nel rapporto con gli esponenti di spicco della Riforma. Questa monografia s?fimpone per un approccio originale ai fondamenti teorico-critici della storia dell?farte nella prima eta moderna. English Summary The common denominator of the first modern age in Europe was not so much its references to the Ancient world but a genuine and multi-faceted experience of ideal devoutness inspired by early Christianity. As the heroic times of Humanism came to the fore, both north and south of the Alps, individuals - alongside the immense challenge of discovering the world - also grasped the possibility of introspective attitudes towards the fundamental questions of existence. One of the most acute minds of the period was the theologist and philosopher Nicolo Cusano who admirably focused on the centrality of the individual in a world experiencing continual, and often drastic change: mens est viva mensura. The author is one of the leading European experts in the fie ld and embraces Cusano's exquisitely humanist spirit involving cross-talk between the reasons of science and theology and those of artistic expression, the mirror of a society that was experiencing a full-scale ?gCopernican revolution?h. In this sense, analysis especially focuses on the concept of imitation in terms of theories of art and as regards the epoch-making evocations of Christian life through the theme of imitatio Christi. The protagonists in this debate include Leon Battista Alberti, Jan van Eyck, Memling, Leonardo, Lorenzo Lotto and others. The hinge-pin of the cultural events evoked in the book is the extraordinary position of Albrecht Durer in the context of his regular contacts with humanist circles (not only northern), his troubled faith and his relationships with leading exponents of the Reform. This book takes an impressively very original approach to the theoretical-critical foundations of the history of art in the first modern age. f.to 24x28 cm cartonato / tela / sovraccoperta antistrappo 280 pp. / 150 ill. a colori e in bianco e nero ISBN 978-88-77433-349-7 / . 100,00 Size: 24 x 28 Cm.