Dicembre 1939-XVIII - N° 12.

In-4°, leg. in brossura editoriale, pp. da 731 a 784, più (2) di sommario all'inizio e (8) su carta grigia di 'Indice del secondo semestre 1939', pubblicità, e novità editoriali. Come si legge alla fine del sommario 'Il presente numero contiene riproduzioni, pitture e disegni di ARRIGO DEL RIGO': quattro quadri a piena pagina ed altre riproduzioni a mezza pagina, tutte intercalate nel testo. Nella presentazione che Soffici fa di del Rigo (Prato, 1908 - 1932) si legge: 'La sua opera, per quanto non copiosa, ci rivela un talento autentico. Toscano puro, egli aveva una visione del reale sobria e sostanziosa. Nei suoi paesaggi e nelle sue figure, luminosi nell'impasto del colore, di solida struttura, si vedono case e montagne inquadrati in un'armonia semplice e poetica; volti e corpi costruiti fortemente e con chiarezza. (.) del Rigo morì in un'aura di tragedia e di mistero. Così modesto e candido com'era, egli non fu forse sorretto nel momento fatale dalla coscienza del proprio valore. La sua morte prematura privò (.) l'arte italiana di una luminosa speranza. Quello che resta di lui è nondimeno una prova sufficientemente sicura dei suoi grandi doni (.)'. Inediti di Soffici, Quasimodo (traduzioni di lirici greci), Bartolini, Fallacara (su Montale), Alfredo Luciani, Piero Santi, Giorgio Cartei (su Renzo Martinelli), Augusto Hermet (su Platone), Paolo Cavallina (su Penna), ed altri. Piccoli difetti al dorso, piatto posteriore fiorito, leggere bruniture sparse ed altre marginali tracce del tempo.