Details
Place of printing
In Napoli,
Publishers
Presso Giuseppe Raimondi,
Keyword
BIBLIOGRAFICHE MOLISE CAMPOBASSO RIPALIMOSANI NEONATURALISMO
Description
In 8° grande (20,5x13,5 cm); (32), 259 (i. e. 257), (3) pp. Saltate dalla numerazione le pagine 65 e 66 come in tutti gli esemplari, completo. Brossura coeva azzurra con difetti e piccole mancanze. Fregio xilografico al frontespizio. Qualche iniziale xilografica. Piccole macchioline di foxing e bruniture in quattro carte dovute alla qualità della carta e nel complesso esemplare, all'interno, in buone condizioni di conservazione ed ancora in barbe. Prima assai rara edizione, della prima opera vera e propria (nel 1764 uscirono delle sue lezioni Piano di un corpo di filosofia morale) del celebre filosofo, economista e saggista molisano, Francesco Longano (Ripalimosani, 5 febbraio 1728 Santopadre, 28 aprile 1796), massone e fra i principali esponenti dell'illuminismo italiano. Allievo del celebre abate Antonio Genovesi dal quale apprese l'apertura verso le nuove idee filosofiche che venivano dalla Francia. Sostenitore di una visione dell'uomo nella sua interezza di anima e corpo, ebbe fortissimi scontri con gli ambienti più reazionari del clero italiano che dopo l'uscita del lavoro qui presentato, lo attaccò duramente e lo accusò di eresia. L'opera seguiva le teorie dell'utilitarismo filosofico e le idee del suo maestro Genovesi, di Rousseau e degli utopisti francesi rielaborandole e portandole alla luce della particolare visione filosofica del suo autore. "In questo scritto, destinato ad attirargli ben presto accuse di irreligiosità, il L. riprendeva una parte dell'insegnamento genovesiano, portando a esiti più radicali alcune riflessioni del maestro, soprattutto nella polemica anticlericale, accentuata nella seconda edizione con l'attacco contro gli ordini regolari. Il saggio, considerato tra i più significativi per la diffusione della nuova religione della natura che andava circolando anche nella cultura italiana, proponeva quale primo obiettivo quello di condurre l'uomo a una nuova saggezza, grazie alla riconciliazione con se stesso, la natura e Dio. Il L. si poggiava su una rilettura di Vico, Spinoza e Montesquieu. Per il L. la libertà naturale nasceva dalla critica alle disuguaglianze dovute alla differente distribuzione delle ricchezze, al lusso smodato, alla crudezza della società, denunciati già negli scritti di Rousseau, da lui indicato come "martire dell'umanità". Al centro della sua polemica si trovavano dunque i poteri e le istituzioni della società meridionale che più rappresentavano questo mondo di disuguaglianze, per lui rappresentato dai ricchi e dai baroni, dai frati e dalla Chiesa." dalla Treccani. In seguito (non è facile stabilirle la data non essendo mai esposta), l'opera, venne di nuovo pubblicata inserita in una nuova opera, il "Prospetto dello studio dell'uomo, contenuto nella parti, e trattati seguenti. Parte 1. specolativa. Dell'uomo Naturale, Cittadino, Religioso. Parte 2. pratica. Dell'uomo Economico, Politico, Cristiano" dove la seconda parte è esattamente la riedizione dell'edizione qui presentata, senza il frontespizio e poi riedita, nuovamente, nel 1778 con falso luogo di stampa Cosmopoli e poi nel 1783. Questa prima edizione è assai rara e di estrema importanza nella storia dell'illuminismo italiano. Rif. Bibl.: IT\ICCU\RMSE\006899.