Tre opere (di cui una divisa in parte prima e seconda) unite in folio (cm 21,9 x 31,2), legatura piena pergamena coeva con tracce d'uso; l'occhietto reca il titolo: 'De microcosmica subtilitate pars tertia. Ad eminentissimum et reverendissimum cardinalem Franciscum Barberinum S. R. E. Vicecancellarium'; pp (20), 252 per la prima opera: 'Aemylii Parisani Romani philosophi ac medici veneti nobilium exercitationum de subtilitate pars tertia. De seminis a toto proventu, de principiis generationis, singularis certaminis lapis lydius. Ad Johannem Gallego de la Serna Malachensem Catholicorum Philippi III & IIII Hispaniarum, Indiarum, &c., Regum Archiatrum. De visione ad Andream Laurentium olim Henrici III regis Medicum, Academicum & Anatomicum Monspelliensem, necnon obiter ad Johannem Riolanum Regium Medicum, & Parisiensem anatomicum.'; (2), 211-252 per la seconda: 'Delle nobili essercitationi di sottigliezza e d'eccellenza della fabbrica dell'huomo parte terza d'Emilio Parigiani romano medico fisico in Vinegia della vista pietra di Paragone, nella quale si vede, che non si sà quello, che si vede, ne con qual partedell'occhio si vede: ne come si vede: ne altro che si crede'. (12), 60 per la terza, prima parte: 'Aemylii Parisani romani philosophi, ac medici veneti nobilium exercitationum de subtilitate Pars quarta. Microcosmi salus cosmica subtilitas Ut Detur cuique suum'; (12), 39, (4), per la seconda parte: 'Aemylii Parisani romani philosophi ac medici veneti nobilium exercitationum de subtilitate partis quartae liber secondus'. Al frontespizio della seconda opera, splendido grande ritratto inciso in rame dell'A., entro ovale. Esemplare in buone condizioni, bruniture uniformi ad alcune cc, tarletti non gravi al margine bianco di poche carte, senza perdita di testo, timbretto all'occhietto, bruniture ad alcune carte. Al frontespizio della prima opera sono elencate le opere successive, ma ognuna ha proprio frontespizio, senza però dati tipografici. L'opera si situa nel dibattito e nelle vivaci polemiche a carattere dogmatico, che si accesero con la scoperta del medico britannico Harvey (m. 1657) del moto sanguigno nel 1628, 'De motu cordis'. A questa rivoluzionaria teoria aderirono nomi illustri, quali Cartesio, che ne trattò diffusamente nel 'Discours sur la méthode'; e confutazioni, queli quella del nostro Parigiano o Parisano (m. 1643), Primrose, Jean Riolan figlio. Parisano era medico veneziano e filosofo, il cui intento era esplorare i limiti dell'intelligibile e del sensibile, anche prima della scoperta di Harvey, e confutò H. perchè andava contro i dogmi correnti del tempo e la medicina galenica, privilegiando un approccio aristotelico. P. era devoto cristiano, e conservava una interpretazione teologica del fenomeno. P. sostenne che lo studio anatomico fatto sugli animali non poteva condurre a conclusioni corrette, essendo gli animali 'imperfetti'. Su COPAC queste opere sono censite con data 1623-43, presso però Deuchino, e non Giunta; la parte prima che reca la data 1623, e la seconda 1635, non sono comprese nel nostro volume.