Croniche che tractano de la origine de veneti e del principio della città e de tutte le guere da mare e terra facte in Italia, Dalmacia, Grecia e contra tutti gli infideli composte per lo excelentisimo mesere Marco Antonio Sabellico e volgarizate per Matheo Vesconte de Sancto Canciano.

In-folio; 8 cc. non numerate, CCLXXXIII cc. (errori di numerazione: i. e. 281 compresa la prima bianca), 1 c. non numerata. Legatura settecentesca in piena pergamena rigida, tassello in marocchino con titolo in oro al dorso, sguardie in carta decorata, tagli blu. Edizione con due titoli, al recto della prima e al verso dell'ultima carta, stampati in rosso e racchiusi in una bella cornice architettonica su fondo nero. Gora all'angolo inferiore esterno delle ultime carte e qualche macchiolina, carta CCLXXV leggermente rifilata al margine esterno con interessamento di una lettera dei rimandi, tracce d'uso all'ultima carta con piccole mancanze al margine bianco. Ex libris settecentesco: "Ex bibliotecha Johannis Marchioni Plebani Veneti", altro ex libris del '900 "Morterra" e timbrino di appartenenza "Biblioteca Pellegrini, Venezia". Prima edizione del volgarizzamento di Vesconte de Sancto Canciano, dell'opera "Decades rerum Venetarum", prima storia ufficiale di Venezia scritta da Marcantonio Coccio Sabellico. L'edizione originale latina fu impressa poco prima a Venezia, nel 1487, da Andrea Torresano da Asola. Le due pagine al recto della prima carta del libro ed al verso dell'ultima, che contengono il titolo dell'opera impresso in rosso circondato da due bordure xilografiche su fondo nero di grande eleganza, sono state spesso interpretate dagli studiosi come uno dei primi esempi di copertine a stampa realizzate per un libro, e costituiscono una delle immagini più rappresentative del Rinascimento lombardo. Marcantonio Coccio (1436-1506), nativo di Vicovaro, assunse il nome di Sabellico quando studiava a Roma. Insegnò retorica a Udine e a Venezia dove diresse la Marciana. Per quanto concerne la datazione del libro, i maggiori repertori incunabolistici inseriscono l’edizione nel secolo XV (HC, GW; IGI), mentre Cicogna, Sander e Sandal, nei suoi annali di Gotardo da Ponte, appongono la data del 1508. HC 14054 (datata 1500). GW M39252 (datata 1500). IGI V, p. 3. Cicogna 568. Sander 6650. Kristeller, Die Italienischen Buchdrucker, pp. 30-31. Kristeller, Lomb. Graphik 314. Sandal 290. Bologna I, 416. Argelati, Bibl. Volgarizzatori III, p. 318-19. Lozzi II, 6105.