Contro uno e contro tutti.

273 p. ; 19 x 13 cm. I discorsi patriottici e politici "romani" di D'Annunzio (data delle "avvertenze", Fiume d'Italia, 9 novembre 1919) raccolti poche settimane dopo l'inizio dell'«Impresa di Fiume» (12 settembre 1919). L’idea di conquistare Fiume per poi annetterla all’Italia iniziò a germinare nella testa di Gabriele D’Annunzio sul finire dell’ottobre 1918. Quando la disfatta dell’impero austroungarico era imminente e la fine della Prima guerra mondiale sempre più prossima, D’Annunzio, il «Vate» della letteratura italiana, colui che tanto pervicacemente si era battuto quattro anni prima per l’ingresso dell’Italia in guerra arringando le folle, iniziò a maledire l’imminente resa delle armi. “Sento fetor di pace”, disse prima ancora della battaglia di Vittorio Veneto che di fatto segnò il trionfo italiano e la consequenziale disfatta austriaca. In questa raccolta di testi «politici» di D'Annunzio vi sono tutte le premesse «ideali» e «interventiste» del «poeta guerriero». Brossura editoriale, coperta a colori illustrata da xilografia di De Carolis. Nel disegno motto: «Ardisco non ordisco». Segni del tempo alla coperta (macchie e ingiallimento, lacune all'angolo dx in alto della prima e all'angolo sx della quarta di copertina), al dorso (piccole mancanze) e ai profili (lacerazioni e tagli), pagine interne ingiallite. Firma di appartenenza nell'anteporta con data; 15 aprile 1920. Libro da collezione. Codice libreria 4993.