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Rare and modern books

Sarpi, Paolo

Consolazione della mente nella Tranquilità di Coscienza causata dal buon modo di vivere nella Città di Venezia nel preteso interdetto di Paulo Quinto [seguito da: Collazione delle massime universali alli punti singolari contenuti tra la Corte di Roma e la Republica di Venezia]

1630

3800.00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italy)

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Details

Year of publication
1630
Place of printing
Anversa,
Author
Sarpi, Paolo
Pages
cc. 274 [6] bianche.
Size
in 8°,
Keyword
Letteratura Antica
Binding description
piena pergamena rigida settecentesca, tagli marmorizzati,

Description

AUTOGRAFO Libro interamente manoscritto, il più antico testimone dell’opera. Ottimo esemplare, senza segni del tempo, vergato da un solo copista, con poche note manoscritte settecentesche di altra mano. Importante volume manoscritto che tramanda la «Consolazione della mente» di Paolo Sarpi (ma non mancano dubbi attributivi), una delle molte opere che il teologo veneziano dedicò al conflitto tra la Chiesa e la Repubblica di Venezia, celebre come “lotta dell’interdetto” (1606), un momento chiave della politica e dei rapporti “stato e Chiesa” del XVII secolo: quando la Repubblica veneziana promulgò leggi restrittive in materia di proprietà ecclesiastica il pontefice lanciò l’interdetto su tutto il territorio, vietando dunque ai fedeli di accedere ai sacramenti. -- «La particolarità di questo conflitto fu l’uso di testi scritti (lettere, brevi, libelli, orazioni, dialoghi, trattati, pasquinate, fogli di notizie, avvisi, cartelli e graffiti): per tale ragione è tradizionalmente ricordata come ‘guerra delle penne’. La diffusione dei testi avvenne maggiormente attraverso manoscritti che con la stampa, principalmente per evitare la censura e garantire una sopravvivenza e diffusione dei testi al di là dei torchi» (S. Canzona, L. A. Cappelletti, «Nuovi documenti sul conflitto dell’Interdetto», 1606-07, in «Quaderni Veneti», 7, 2018, p. 88). -- Paolo Sarpi si schierò immediatamente a favore di Venezia e nel 1606 venne nominato consultore in diritto canonico e teologia per la Repubblica: «E fra Paolo, accettata la carica, scrisse libri su libri per provare che Roma non aveva il diritto di lanciare date censure, si schermì delle scomuniche lanciate contro di lui, ed ostentando sempre un profondo rispetto pei dogmi della Chiesa, mostrò il massimo disprezzo per l’uso, o meglio per l’abuso, che il sovrano pontefice faceva di sua autorità» (Vismara, I «Piombi di Venezia», p. 21). -- Fra le opere dedicate da Sarpi all’argomento, anche la «Consolazione della mente»: come gli altri libri e pamphlet che armarono la “guerra delle penne” ebbe nel Seicento una circolazione esclusivamente manoscritta, ad oggi sopravvissuta in soli tre testimoni: quello che qui presentiamo; uno conservato presso la Biblioteca comunale di Treviso, n. 378, un altro comparso all’asta Gonnelli del luglio 2018, entrambi datati al XVIII secolo. -- Il manoscritto qui presentato risulta dunque di grandissimo rilievo, configurandosi come il più antico testimone dell’opera ad oggi conosciuto: come si deduce dalla nota biografica finale su Paolo Sarpi, l’anno di compilazione è infatti da far risalire al 1695: «Gli successe Padre Fulgentio. Poi il padre Emo. Poi al presente 1695 il Padre Maria Celso Bresciano». -- L’opera fu stampata per la prima volta solo 26 anni dopo, nel 1721, all’Aia presso Enrico Scheurleer.

Edizione: libro interamente manoscritto, il più antico testimone dell’opera.
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