Confessionale (Omnis mortalium cura). Trattato dell'excommunicazione; Thomas Aquinas: Orazione la quale diceva quando andava a celebrare; Orazione che se fa dopo la comunione; Li dieci comandamenti volgare fatti in rima; Credo volgare fatto in rima.

In-4°; 87 cc. nn., senza le tre ultime bianche. Iniziale miniata coeva all'incipit; interamente rubricato in rosso e blu. Lievi e piccole gore, per lo più marginali. Legatura dei primi del Novecento in tutto marocchino blu “probabilmente eseguita da Charles Lewis” (Martini), doppia cornice e ferri floreali ai piatti, decorazioni floreali e titoli in oro al dorso, labbri e dentelles in oro, tagli dorati (minime tracce d'uso alle cuffie). Bell'esemplare, proveniente dalle collezioni Martini e Colombi (note alle sguardie frontali). Terza edizione del celebre Confessionale di Antonino, arcivescovo di Firenze, seguito da un gruppo di testi devozionali in volgare, per il cui interesse sul piano anche linguistico cfr. Gamba 42-46. Sebbene privo di indicazioni tipografiche, il volume è considerato uno dei prodotti della società editoriale costituita nel 1470 da Baldassarre Azzoguidi, prima stamperia in Bologna. La copia è impreziosita da un’elegante decorazione miniata, ben descritta da Giuseppe Martini, che aveva posseduto l’esemplare, nel suo catalogo degli incunaboli italiani in lingua volgare al n° 13 p. 8:”Al principio del testo, iniziale ornata dipinta a vari colori su fondo d’oro e accompagnata da un fregio di fiorellini in oro e colori, che occupa parte del margine superiore e parte di quello laterale interno; le altre iniziali dipinte alternativamente in rosso e nero, e rubriche in rosso o azzurro, il tutto di mano contemporanea, probabilmente fiorentina”. GW 2174. IGI 662. Goff A844. Reichling 510. Martini 13 (questo esemplare). Manca alla British Library.