In-4°, (12cc), 512pp, 48cc., buone condizioni restauri al frontespizio, numerosissime note manoscritte, legatura in pergamena coeva. Personalità di spicco della scolastica spagnola del Cinquecento, Luis de Molina fu anche uno dei più controversi pensatori della storia del cattolicesimo. Sulla base di precise tesi teologiche e filosofiche, elaborò una sua propria dottrina che puntava alla conciliazione del libero arbitrio con la prescienza divina e la predestinazione. Oltre al lavoro in campo teologico, dedicò molto tempo anche a temi politici e morali, interrogandosi in particolare sulla legittimazione del potere e dell’autorità politica, sulla schiavitù e su questioni economiche. Nel 1584 si ritirò definitivamente dall’insegnamento e si trasferì a Lisbona, per occuparsi della composizione delle sue opere: in questo periodo, scrisse la notissima Concordia, titolo con cui solitamente si indica lo scritto Liberi arbitrii cum gratiae donis, divina praescientia, providentia, praedestinatione et reprobatione concordia. Questo lavoro, uscito nel 1588, è in realtà solo una parte di un’opera maggiore, intitolata Commentaria in primam divi Thomae partem e pubblicata solo nel 1592 a Cuenca, città dove Molina aveva fatto ritorno dal Portogallo l’anno precedente. Nel 1600, ricevette un incarico come professore al Colegio Imperial di Madrid, città dove morì il 12 ottobre dello stesso anno. In-4°, (12cc), 512pp, 48cc., good condition, title page repaired, manuscript notes, vellum binding. Prominent personality of the Spanish school of the sixteenth century, Luis de Molina was also one of the most controversial thinkers in the history of Catholicism. On the basis of precise theological and philosophical theses, he developed his own doctrine which aimed at reconciling free will with divine foreknowledge and predestination. In addition to his work in the theological field, he also devoted a lot of time to political and moral issues, in particular questioning the legitimacy of power and political authority, slavery and economic issues. In 1584 he definitively withdrew from teaching and moved to Lisbon, to take care of the composition of his works: in this period, he wrote the well-known Concordia, a title that usually indicates the writing Liberi arbitrii cum gratiae donis, divina praescientia, providentia, praedestinatione et reprobatione concord. This work, released in 1588, is actually only a part of a major work, entitled Commentaria in primam div Thomae partem and published only in 1592 in Cuenca, the city where Molina had returned from Portugal the previous year. In 1600, he received an assignment as professor at the Colegio Imperial in Madrid, the city where he died on October 12 of the same year.
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