Conclavi de' Pontefici romani Quali si sono potuti trovare sin à questo giorno

In 24° (cm 7 x 13), legatura piena pelle coeva, pp (8), 880, esemplare in buone condizioni malgrado mancanze alle cuffie, difetti alle cerniere e minuscoli forellini di tarlo: 3 fino a pagina 61, poi 2 fino a pagina 109, poi uno fino a pagina 791, talvolta con perdita di una o mezza lettera. Antiporta incisa in rame raffigurante le guardie pontificie davanti alle porte serrate con chiavistello, del palazzo ove si svolge il conclave. Seconda edizione (la prima, sempre anonima, s. l. e s. e., 1667) pubblicata ad Amsterdam, probabilmente da Daniele Elzevier, comprendente i Conclavi dei Pontefici da Clemente V (eletto nel 1305) a Alessandro VII (1655), ad opera del Leti (1630-1701), A. di un gran numero di scritti anticattolici, di denuncia di abusi, intrighi e dissolutezza della corte papale, convertito al calvinismo ma processato anche dai protestanti per le sue idee sovversive, bandito da Italia e Inghilterra, la cui 'Opera omnia' fu messa all'Index nel 1709. Di questo testo documentatissimo benchè ideologicamente di parte, si sono serviti gli storici moderni, (Piantanida cita il Gregorovius). La prosa è avvincente, unendo a un circostanziato resoconto di fatti anche minuti, corredati di data e ora, continui attacchi, velati e scoperti, irridenti e sprezzanti verso ogni membro del Sacro Collegio di ogni epoca. Due esemplari censiti in SBN. Melzi, Vol. I, p. 238; NUC vol. 118, p. 434; Bruni-Evans, Italian 17th Century Books in Cambridge Libraries, p. 185, n. 2935.