Composizione, e passioni de' vetri, overo Dimostrazioni fisico-matematiche delle gocciole, e de' fili del vetro, che rotto in qualsisia parte tutto quanto si stritola.

In-4°; 10 cc., 96 pp.; illustrazioni xilografiche nel testo con digrammi e strumenti. Legatura coeva in tutto cartoncino alla rustica, titolo manoscritto al dorso (minime tracce d'uso al dorso). Antica nota di possesso alla sguardia (Girolamo Beretta?). Bell'esemplare genuino, con barbe. Prima edizione di questo trattato sull'arte vetraria ed importante contributo al dibattitto sugli atomi che ha caratterizato la storia della scienza post-galileiana. Allievo di Borelli e Redi, Donato Rossetti (1633-1686) detenne l'insegnamento di filosofia e matematica a Pisa e a Torino. La Composizione prende in esame gli atomi dei cristalli e appartiene dunque al gruppo di opere che Rossetti scrisse durante la polemica con Girolamo Montanari, fisico e astronomo aristotelico originario di Modena, intorno ai fenomeni di capillarità. Rossetti era convinto che una chiara dimostrazione sarebbe emersa dal riconsiderare la composizione atomistica dei corpi. “R. proposed an atomist “metaphysics” of nature based on the existence of atoms of light flung off by the sun, endowed with reciprocal appetence at a distance from a “sphere of energy”. The luminous and the dark atoms, owing to the appetence of such energy, combined by means of their “poles” to form molecules.” (Redondi, Galileo: Heretic) Rossetti si sforzò di presentarsi come un "atomista cattolico" ma incontrò gli stessi problemi di Galileo. Le idee e gli scritti di Rossetti furono tanto osteggiati dalle autorità religiose da costringerlo a lasciare la cattedra pisana e a spostarsi a Torino. Il volume include inoltre lo scritto di Francesco Redi "Osservazioni intorno a quelle gocciole, e fili di vetro, che rotte in qualsiasi parte tutte quante si stritolano". Riccardi II, 395. Duncan 11266. Poggendorff II, 700. Prandi, Bibliografia delle opere di F. Redi 32.