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B.K. Photographie Paris,
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DIAVOLO INFERNO DIABLERIES PHOTOGRAPHIE STEREOSCOPIE STEREOSCOPY, DIAVOLO SATANA SANTANTONIO
Description
17,7×8,8 cm. Bellissima scena stereoscopica facente parte della rarissima serie detta delle Diableries realizzata intorno al 1860-70. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Realizzata da Pierre Adolph Hennetier. Nella scena possiamo vedere ricostruita la tentazione di SantAntonio con il Diavolo che spinge verso il santo una fanciulla in vestiti succinti. Nel margine basso una strana creatura sembra sparare con un cannone verso un maiale che fugge mentre unaltra creatura demoniaca sembra porgere al santo un anfora probabilmente contenete mirra come simbolo delloro. Queste affascinanti e rare fotografie stereoscopiche vennero realizzate in Francia a partire dal 1860 circa e furono realizzate fino alla fine del XIX° secolo. Le carte raffigurano un intero immaginario sotterraneo, popolato da diavoli, satiri e scheletri intenti nella maggior parte dei casi a divertirsi o impegnati in lavori tipicamente umani. Le carte sono vere e proprie opere darte in sé. Conosciute come french tissues, furono ideate appositamente per consentire loro di essere visualizzate (in apparecchi stereoscopici) con un gioco di luci che trasformava, quando colpite da una luce diretta, le vedute in bianco e nero, in animate scene a colori tridimensionali. Rappresentarono allepoca della loro realizzazione un importante innovazione visiva. La fotografia che riproduceva il reale era ora capace di mischiare finzione e realtà creando delle scene che a chi le guardava potevano sembrar esser prese dal vero. Le scenografie erano realizzate con grande umorismo tanto che si possono in parte considerare come le antesignane dei mondi fantasiosi realizzate per il cinema da Georges Méliès sul finire del XIX° secolo. Le scene raffiguranti queste Diableries furono realizzate con grande abilità artistica e artigianale in argilla da un piccolo gruppo di scultori che riuscirono a rendere estremamente veritiere le scene realizzate. Poste poi su un tavolo le opere venivano fotografavate con una macchina fotografica speciale ideata per realizzare stereoscopie. Le fotografie venivano poi impresse su carta allalbumina molto sottile. Il recto dellalbumina veniva poi in parte colorata. Un sottile velina veniva poi applicata dietro alle stesse per rendere i colori visibili solo quando la foto si trova con una fonte di luce al recto. Dei piccoli forellini venivano poi aggiunti per aumentare leffetto visivo in corrispondenza degli occhi dei demoni e degli scheletri o in corrispondenza dei lampioni, lampadari e fuochi. Rarissima.