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Rare and modern books

Bressani, Francesco Giuseppe

Breve relatione d'alcune missioni de' PP. della Compagnia di Giesù nella Nuoua Francia del P. Francesco Gioseppe Bressani

Per gli heredi d'Agostino Grisei, 1653

6800.00 €

Xodo Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1653
Place of printing
In Macerata
Author
Bressani, Francesco Giuseppe
Publishers
Per gli heredi d'Agostino Grisei
Keyword
gesuitica, Viaggi, Canada
Dust jacket
No
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

In-4° (200 x 145 mm), pp. (4), 127, (1), marca tipografica dei gesuiti al frontespizio, legatura in piena pergamena semi rigida posteriore, nervi passanti, titolo manoscritto al dorso. Macchia al margine esterno bianco delle prime 9 pagine, lavoro di tarlo al margine superiore bianco da pag. 15 a pag. 56, nel complesso buon esemplare di questa rara descrizione della nuova Francia (Canada). Edizione originale di quest'opera del gesuita Bressani che fornisce la prima descrizione generale in italiano delle missioni dei gesuiti in Canada presso le tribù degli Uroni e degli Irochesi. Francesco Giuseppe Bressani, nato a Roma il 6 maggio del 1612. Entrato nella Compagnia di Gesù il 15 agosto 1626. Manifestata la sua volontà di farsi missionario, nel 1636 riuscì a farsi mandare a Parigi, nel collegio di Clermont, per prepararsi all’attività missionaria nelle colonie francesi del Canada. Il vascello approdò nella rada di Québec nel mese di luglio lasciando in terra canadese un uomo pieno di fervore missionario che nei seguenti due anni si calò nella realtà dei coloni francesi di Québec, in vista della sua prima spedizione tra i nativi. Il gesuita imparò la lingua algonchina e nel 1644 partì alla volta della piccola località di Trois-Rivières, ma sul fiume San Lorenzo, nella Georgian Bay, le canoe guidate dai sei indiani Huron e da un ragazzo francese si rovesciarono costringendo la piccola spedizione a un attracco fortunoso. A poche miglia da Fort Richelieu, padre Bressani e i suoi compagni furono attaccati e catturati da una banda di Irochesi, nemici acerrimi degli Huron, e vennero condotti da un villaggio all’altro della Nuova Olanda (l’attuale stato di New York). I continui trasferimenti si alternarono alle torture: a ogni tappa Bressani veniva infatti issato su una specie di palco e lì sottoposto, tra le altre cose, all’amputazione delle dita. La salvezza arrivò insperata grazie all’intervento degli olandesi, alleati commerciali di questa potente nazione pellerossa: padre Bressani venne riscattato da questi ultimi per pochi wampum (conchiglie equivalenti alla moneta). Una volta libero, il missionario tornò in Francia per ristabilirsi dalle numerose ferite ma non perse tempo. Raggiunto il 15 novembre 1644 il porto di La Rochelle in Francia, ripartì di nuovo per il Canada per tornare tra i suoi Huron. Padre Bressani riprese il lavoro missionario tra gli Uroni nella regione dei grandi laghi nell’autunno del 1645. Raggiunta l’Uronia (sulle coste della Georgian Bay), avviò la predicazione e le sue cicatrici lo aiutarono a farsi accettare benevolmente presso i nativi. Egli visse in questo lembo di terra bellissima, coperta da foreste secolari e attraversata da innumerevoli torrenti e fiumi, fino alla primavera del 1648. Durante gli otto anni in cui rimase nei territori del Nord America, Bressani compì però anche importanti rilevazioni geografiche e di mappatura della regione. Fu il primo europeo a descrivere con dovizia di particolari le cascate del Niagara. La Breve Relatione è suddivisa in tre parti. La prima descrive la geografia e la vegetazione del Canada e gli usi e costumi dei nativi. Entra nei dettagli descrivendo la società degli Uroni. Elenca le celebrazioni del loro cibo e delle feste, i loro canti e balli comuni, spiega le pratiche matrimoniali e le confronta con quelle degli antichi ebrei. Sottolinea che nel loro sistema di governo i capi tribù sono determinati per successione materna. Nel loro sistema di giustizia i reati di furto e omicidio sono trattati con multe e doni per riparazione. Descrive anche i molti ostacoli incontrati dai gesuiti: il clima rigido, le rapide e le cascate dei fiumi, i pericoli dei viaggi dovuti agli attacchi degli Irochesi, i problemi con le diverse lingue indiane, il conflitto con gli stregoni indiani e le pestilenze. La seconda descrive la conversione degli indigeni e le tante difficoltà incontrate dai gesuiti giunti a convertirli. Il terzo ci fornisce dettagli sulla sofferenza, la tortura e il martirio dei missionari, compresi quelli subiti dall'autore stesso. L'opera si inseriva tra le relazioni che i gesuiti pubblicavano annualmente in francese, ma si distingueva da quest'ultime per la cura dedicata alla descrizione della natura del luogo e della 'cultura' delle nazioni indiane, per lo sguardo d'insieme gettato sulle difficoltà, sui metodi e sugli scopi del lavoro missionario e per la narrazione della vita e della morte dei suoi confratelli, che è alla base, di tutta la successiva agiografia. Sabin 7734. Backer - Sommervogel II, 13.