Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Cinzia Gavello, Massimiliano Savorra, Sergio Pace

Architetti e ingegneri di fronte alle leggi razziali. Il Politecnico di Torino e le politiche del regime fascista 1938-1945

Quodlibet, 2022

15.20 € 16.00 €

Quodlibet

(Macerata, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
2022
ISBN
9788822907547
Author
Cinzia Gavello
Pages
144
Series
Quodlibet Studio. Città e paesaggio. Fuori formato
Publishers
Quodlibet
Size
215×140×18
Keyword
Fascismo, Torino-Storia, Ebrei, Olocausto, Storia d’Europa, Ideologie e movimenti politici di estrema destra, Istruzione superiore e universitaria, istruzione avanzata, Torino, 1918–1943 (Italia: Primo Dopoguerra e Fascismo), 1943–1945 (Italia: Liberazione dal Fascismo e Resistenza), Riguardante le persone e i gruppi ebraici
Prefacer
Massimiliano Savorra, Sergio Pace
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

Le leggi razziali del 1938 dichiarano espulsi dalle università italiane i docenti, i collaboratori, gli assistenti e tutto il personale amministrativo «di razza ebraica». Come accade in tutti gli atenei italiani, i «Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista» vengono impartiti con tempestiva circolare anche al Politecnico di Torino, la cui dirigenza non è ostile agli ordini giunti dal Ministero dell'Educazione Nazionale: sia il rettore dell'epoca che il suo successore (in carica fino al 1945) si dimostrano infatti interpreti fedeli delle direttive del regime. Grazie a un'approfondita ricerca archivistica, il presente volume illustra gli effetti e le ripercussioni dell'applicazione delle leggi razziali all'interno del contesto accademico del Politecnico di Torino. L'applicazione della normativa antiebraica viene descritta nel concreto dispiegarsi del contraccolpo suscitato in quella realtà istituzionale, senza trascurare la complessità e la transitorietà delle normative discriminatorie né le biografie personali e professionali di alcuni indiscussi protagonisti della cultura architettonica e ingegneristica del Novecento: Gino, Eugenio e Guido Fubini-Ghiron, Franco Levi, Gino Levi Montalcini, Guglielmo Piperno, Paolo Pontecorvo, Gino Sacerdote e Scipione Raffaele Treves. La stretta connessione culturale e politica esistente tra gli esponenti della sfera dell'istruzione, della professione e del Sindacato Fascista Architetti e Ingegneri lascia tracce evidenti negli ingranaggi della macchina accademica torinese, e dunque le vicende dei docenti e degli assistenti, ma anche degli studenti e dei professionisti vittime della persecuzione razziale, rappresentano uno strumento importante per la comprensione delle ricadute – anche politiche – dei provvedimenti nei diversi contesti della storia istituzionale. L'analisi delle carte d'archivio del Politecnico ha peraltro consentito di intraprendere la ricostruzione di un'ancora inesplorata prosopografia delle élite scientifiche del Paese in un frangente storico di drammatica rilevanza. Introduzione di Sergio Pace. Prefazione di Massimiliano Savorra.