Rare and modern books
Antiquitates Romanae (trad. Lapus Biragus).
(In fine, colophon:) Impressum Tarvisii, per Bernardinum Cele, 1480
6500.00 €
Pregliasco Libreria Antiquaria
(Torino, Italy)
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Description
Si tratta dei primi due libri stampati a Reggio Emilia da Franccesco MAZZALI (Mazali), parente di un Alberto, anch'egli tipografo a Reggio. Per entrambi, comunque, è soltanto la loro attività di tipografi a testimoniarne l'esistenza; più verosimilmente si tratta di due appartenenti alla stessa famiglia che, a breve distanza di tempo uno dall'altro, si dedicarono all'arte tipografica.
I primi ad introdurre l'arte tipografica a Reggio Emilia furono i fratelli Lorenzo e Bartolomeo Bruschi (detti anche Bottoni) i quali stamparono nel 1480 i Rudimenta grammatices di Nicolò Perotti.
Francesco Mazzali nell'ottobre 1494 sottoscrisse la seconda parte dell' Historia Latina di Appiano (IGI, 767). Curiosamente, la prima parte sarebbe stata impressa soltanto nel gennaio 1495 nella vicina Scandiano, con gli stessi caratteri e nello stesso formato ma riportando nella sottoscrizione il nome di Pellegrino Pasquali al posto di quello di Francesco (IGI, 765). Non si conoscono i motivi del trasferimento della stampa dell'Appiano, né perché Francesco non abbia firmato alcuna edizione per oltre quattro anni, ma il tutto conferma quanto fosse usuale un interscambio tra artigiani e torchi – principalmente legato a fattori economici – all'interno di un'area geografica che andava da Bologna, a Reggio Emilia a Parma, a Scandiano.
Il nome di Francesco Mazzali ricompare a Reggio, nel colophon delle Antiquitates Romanae di Dionigi di Alicarnasso (IGI, 3485) nel novembre 1498. L'anno seguente produsse qualche altro libro, fino a quello che rappresenta senza dubbio il punto più alto della sua attività: i Sonetti e canzoni di Matteo Maria Boiardo (IGI, 1856). Boiardo orì prima di vedere pubblicato il suo Canzoniere. È lecito supporre che il contributo del Mazzali abbia anche comportato un intervento filologico e ed editoriale: l'opera di Boiardo è ben curata tipograficamente e contiene anche un sonetto di Bartolomeo Crotto in lode del poeta e delle sue rime.
A conferma dell'importanza dell'officina tipografica di Francesco a Reggio Emilia, è da segnalare che con lui per la prima volta appare nella tipografia reggiana l'impresa dello stampatore. La si trova nel già citato Dionigi di Alicarnasso del 1498, nel Canzoniere del Boiardo e nell'antologia degli Scriptores rei rusticae del 1499. L'adozione di una specifico marchio da parte di Francesco rappresenta l'esigenza di rendere identificabili con certezza i prodotti della sua officina tipografica nel momento in cui cominciava a essere diffusa la produzione di contraffazioni o il riutilizzo di edizioni stampate. L'impresa del Mazzali è assai elegantemente disegnata e incisa su fondo nero con motivo di steli di fiori bianchi e con la croce basata su una secante di un cerchio che divide le lettere «F.M.»..
Si tratta dei primi due libri stampati a Reggio Emilia da Franccesco MAZZALI (Mazali), parente di un Al