Aminta favola boschereccia di Torquato Tasso ora alla sua vera lezione ridotta

LIBRONon comune edizione bodoniana.Lievi escoriazioni alla cerniera superiore, minime mancanze alla testa e al piede del dorso, sporadiche e leggere fioriture su qualche pagina, altrimenti ottimo esemplare, molto fresco e marginoso.Edizione molto bella dell’«Aminta» di Tasso, ristampa di quella del 1789 realizzata in occasione delle nozze Malaspina - Bajardi da Giambattista Bodoni: «Io andava fra me divisando come potessi meglio i miei tipi adoperare ad accrescere celebrità al faustissimo Imeneo.», scrive Bodoni nell’invio «A’ Benevoli» (p. XXXVI). Il testo è preceduto dalla lettera dedicatoria in versi sciolti a Donna Anna Malaspina attribuita a Vincenzo Monti, dalla prefazione di Pierantonio Serassi (che dice di essersi servito, per l’edizione del testo, di un originale dell’autore, ma l’affermazione è molto dubbia) e dal già citato invio di Bodoni. In questa ristampa il testo fu più severamente controllato e «nella Scena II dell’Atto I, in luogo di “Nuovi lumi ed Orfei”, s’è sostituito “Nuovi Lini ed Orfei”» (Gamba, «Serie dei testi di lingua», n. 958).

Edizione: non comune edizione bodoniana.