All'ombra del ciliegio

Il tema iniziale del libro è il sentirsi perso del protagonista che, arrivato al giro di boa dei cinquant'anni, naviga nelle acque turbolente del suo mare e della sua solitudine. Ma in realtà egli avverte, in qualche modo, la presenza nella sua vita di quelli che lui chiama "angeli". Forse, questi esseri spirituali ci sono e attendono invano i suoi desideri, un suo anelito di vita. La vita, infine, non lo tradisce. Lo stupisce. Proprio quando le acque turbolente stanno per trasformarsi in tempestose, ecco che un evento inaspettato gli fa incontrare delle persone speciali: un parente a lui molto caro che lo riconduce, con le sue anziane ma sagge ali, all'infanzia dorata e alla parte migliore della sua gioventù (un passato che ha sempre serbato nel cuore). In seguito incontra una giovane donna dal passato terribile, riscoprendo la sua capacità di amare. Infine l'autore ritorna alle sue radici, in comunione con la Natura, rispolverando così la sua dimensione più sacra: quella dello spirito. Forse, dopotutto, l'aiuto degli "angeli" non gli occorre più. Attraverso il suo rinascere continuo e le vicessitudini dell'umano vivere, il protagonista torna finalmente a camminare da solo e ad essere il principale fautore della sua esistenza che riconosce essere perfetta, non prima però di avere abbracciato e salutato il suo passato; ciò che , alla fine, lo ha trasformato in un Uomo.