Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Monti, Vincenzo

Al signor di Montgolfier

s. n.,, 1784

3000.00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italy)

This seller offers free shipping
with a minimum amount of 100.00€

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1784
Place of printing
Venezia,
Author
Monti, Vincenzo
Pages
pp. VII [1 bianca].
Publishers
s. n.,
Size
in 8°,
Keyword
Letteratura Antica
Binding description
cartonato moderno grigio chiaro, conservato in cofanetto in piena pelle color blu notte con titoli oro al dorso, cornici oro ai piatti,

Description

LIBRO Rarissima edizione: il presente è l'unico esemplare conosciuto. Ottimo esemplare (sporadico e leggero foxing passim), a buoni margini. Il 5 giugno 1783, ad Annonay, i fratelli Montgolfier riuscirono a far sollevare in aria un grande pallone aerostatico ad aria calda, costruito con tela e carta. Nella stessa estate l'esperimento fu ripetuto con alcuni animali a bordo e finalmente, il 21 novembre dello stesso anno, Pilâtre de Rozier e il marchese D'Arlandes percorsero sulla mongolfiera una decina di chilometri, attraversando Parigi a 100 metri di altezza. L'uomo era finalmente in grado di volare. -- La notizia si diffuse rapidamente in tutta Europa, suscitando grande entusiasmo: «Le plebi deliravano a quello spettacolo e, passata la prima impressione, nei seminarii, nelle scuole e nelle accademie non d'altro si parlava e si verseggiava se non de' globi aereostatici» (L. Vicchi, «Nuovo saggio del libro intitolato: Vincenzo Monti, le lettere e la politica in Italia dal 1750 al 1830», Faenza - Fusignano, Stabilimento P. Conti - da Edoardo Morandi, 1883, p. 228). E anche Monti fu travolto dal fascino suscitato dalla scoperta: «A Roma la notizia era arrivata sei buoni mesi dopo la famosa ascensione di Robert e Charles [Montgolfier]. Ma era una notizia sempre fresca; e del resto, quale argomento più adatto per un poeta così innamorato del portentoso come il Monti?» (Monti, «Opere», a c. di M. Valgimigli e C. Muscetta, Milano - Napoli, Riccardo Ricciardi Editore, p. XXV). -- E così nel febbraio del 1784 il poeta celebrò l'impresa componendo l'ode «Al signor di Montgolfier». Dopo averla recitata in Arcadia il 4 marzo, con grande plauso dei presenti, Monti si affrettò a darla alle stampe, pubblicandola il 6 marzo sul romano «Giornale delle belle arti e della incisione antiquaria, musica, e poesia».-- Il successo fu immediato: da nord a sud l'opera fu stampata più volte in forma autonoma, verosimilmente con luoghi di stampa fittizi, e ricordiamo qui le edizioni ad oggi note (indichiamo anche le sedi di conservazione, secondo il catalogo Opac Sbn): «Al signore di Montgolfier», In Parigi ed in Fuligno, presso Gio. Tomassini (una copia presso la Biblioteca e Musei Oliveriani, Pesaro); «Al signore di Montgolfier», In Parigi, presso Barrois libraro nella strada degli Agostiniani (7 esemplari: Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III, Napoli, 2 copie; Biblioteca comunale Augusta, Perugia; Biblioteca Universitaria, Pisa; Biblioteca comunale Classense, Ravenna, 2 copie; Biblioteca Norberto Bobbio dell'Università degli Studi di Torino; «Il pallone volante. Canzone», in Roma, ed in Bologna, nella Stamperia della Colomba; una copia presso la biblioteca trivulziana; «Sopra i palloni volanti poesie», in Mantova, nella stamperia di Giuseppe Braglia (contiene anche i sonetti «La macchina aerostatica» di Parini e «Al signore d. Paolo Andreani tolto alla vita di tutti nel suo volo» di Bettinelli); una copia presso la Biblioteca comunale Ariostea - Ferrara. -- Del tutto ignota, assente dall'Opac nazionale, dai repertori e dagli studi, risulta l'edizione veneziana che qui presentiamo (ne daremo notizia, con l'edizione e la collazione testuale, anche in un articolo di prossima pubblicazione). In assenza di riscontri diretti o riferimenti nell'epistolario montiano, non è ad oggi possibile stabilire una cronologia delle edizioni per determinare quale sia la prima stampata in forma autonoma. Il grande successo dell'ode avrà verosimilmente spinto alcuni editori a cavalcare l'onda e a stamparla a strettissimo giro dall'uscita sul «Giornale delle belle arti». -- Quel che è certa è l'estrema rarità dell'edizione veneziana, ritrovamento di grande importanza anche nell'ottica di una corretta valutazione della ricezione montiana nella penisola.

Edizione: rarissima edizione: il presente è l'unico esemplare conosciuto.
Logo Maremagnum en