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Firenze,
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SURREALISMO SAVINIO DE CHIRICO
Description
In 8° (19,5x13,5 cm); 266, (2 b.) pp. Brossura editoriale con sopraccoperta editoriale. Prima edizione di questo celebre scritto del grande pittore, scrittore e compositore italian, Alberto Savinio, pseudonimo di Andrea Francesco Alberto de Chirico (Atene, 25 agosto 1891 Roma, 5 maggio 1952), fratello di Giorgio de Chirico. Dopo aver studiato contrappunto con Max Reger, Savinio s'impegnò nello studio del pensiero di Otto Weininger, Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzsche mentre compoeva diverse sinfonie che però non trovarono, inizialemente, forse a causa anche del loro carattere estremamente sperimentale, un eco fra il pubblico. Fu così che nel 1911 si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con la maggior parte degli esponenti delle avanguardie artistiche dell'epoca che gravitavano su Parigi. E' così per De Chirico un periodo di grande sviluppo culturale ed artistico, durante il quale conosce Pablo Picasso, Blaise Cendrars, Francis Picabia, Jean Cocteau, Max Jacob e Guillaume Apollinaire. Nel 1914 conia il suo pseudonimo di ALberto Savinio e pubblica, sotto tale nome "Les chants de la mi-mort" nel numero 3 (giugno/agosto 1914) della rivista Les Soirées de Paris. Tornato in Italia con il fratello Giorgio stringe contatti sempre più forti con il mondo intellettuale italiano, stringendo amicizia con Filippo de Pisis, Carlo Carrà, Ardengo Soffici, Giovanni Papini e inizia a collaborare a "La Voce" di Giuseppe De Robertis, dove appaiono a puntate i primi capitoli di Hermaphrodito. Alla fine della Prima Guerra Mondiale collabora con le importanti riviste davanaguardia "Valori plastici" e "La Ronda". Nel 1924 fu tra i fondatori della "Compagnia del Teatro dell'Arte", diretta da Luigi Pirandello. Europeista convinto, a partire dal 1941 si avvicina a Valentino Bompiani, suo editore di riferimento creando intorno a questi, un sodalizio di intellettuali che annovera anche Corrado Alvaro, Massimo Bontempelli e Giacomo Debenedetti. Nell'autunno del 1943 apprende, per puro caso che il suo nome è inserito fra i sospettati di antifascismo e decide di nascondersi. La sua poetica verrà caratterizzata per tutta la sua vita dal gusto del fantastico, dell'ignoto fantastico ma anche da una continua tendneza alla conoscenza di se stessi e delle sicurezze borghesi attraverso una parodia spiazziante e sprezzante fino all'irriverenza anche grazie a richiami mitologici. Il volume qui presentato è una raccolta di racconti che incarna perfettamente tutta la poetica epica surreale di Savinio. La raccolta prende il nome dal racconto surreale pubblicato per la prima volta in lingua francese nel 1933 "Achille Énamouré Mêlé à l'Evergète", sulla rivista "Surréealisme au Service de la Révolution, n. 5". Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Gambetti Vezzosi, Rarità Bibliografiche del Novecento Italiano, 2009, pag. 821; Spaducci 259.