Details
Place of printing
Milano,
Author
Aa. Vv. (Prampolini Et Alii)
Pages
pp. 17 [15 di réclame], [8] tavole in bianco e nero su patinata, fuori numerazione.
Publishers
Edizioni futuriste di Poesia (Italgraf S.A.),
Edition
Edizione originale.
Keyword
FuturismoArte Cataloghi Monografie
Binding description
brossura rosa stampata in nero ai piatti (layout futurista),
Description
LIBROEdizione originale.Esemplare dalla biblioteca di Luce Marinetti, come da timbro ex libris «LM»; in più che buone condizioni (dorso scolorito e parzialmente danneggiato, tracce di ruggine alla pinzatura), completo della striscia integrativa applicata a p. 14 che registra l’opera «Sintesi del dopolavoro» di Monachesi-Tano (peraltro riprodotta).Catalogo dell’esposizione che si tenne nei mesi di ottobre-novembre 1936 ai Mercati Traianei di Roma. Molto raro, con solo due esemplari attestati in ICCU (entrambi a Roma: Archivio Crispolti e Biblioteca CRDAV). «Diretta da Marinetti, Prampolini e Defilippis si svolge, a differenza della prima, su temi e ambienti prefissati. Un concorso viene bandito tra i trentotto partecipanti sui temi “La guerra italiana in Africa Orientale”, “L’Assedio economico”, “L’Aviazione dell’Italia fascista” e “Traffici marittimi”, mentre nel salone centrale sono presentate opere destinate a edifici pubblici di governo. Il tono delle opere esposte è generalmente meno sperimentale, più illustrativo e didascalico, come la critica contemporanea non manca di rilevare» (Diz. Fut.). L’idea di replicare un evento dedicato alla «Plastica murale», sulla scia del successo della mostra genovese del 1934, era in cantiere già alla fine del 1935, come sappiamo da una lettera di Fillia inviata a Marinetti nel dicembre 1935 e conservata nei Libroni di Yale [7982-1 e 7983-1]: «sembra che i permessi per la seconda mostra di plastica murale siano ben avviati ma temo per la sua organizzazione, date le mie gravi condizioni. Defilippis da solo non è in grado di provvedere». Il catalogo — sobrio e gradevole, ma nulla che vedere con quello di Genova edito sotto l’egida di «Stile futurista» — si apre con il manifesto «La plastica murale futurista», sottoscritto da Marinetti e da 45 futuristi di seconda e terza generazione (dove spicca l’assenza di Depero, pure coinvolto nel precedente genovese). Si tratta del medesimo testo già comparso su «Stile futurista» (n. 5, dic. 1934) con minime varianti. Segue un inedito di Prampolini («Funzionalità architettonica del polimaterico»), che teorizza la netta superiorità delle composizioni polimateriche sulla pittura murale tradizionale. Segue infine il regolamento dei due concorsi indetti dalla presidenza della mostra. Il catalogo è suddiviso in tre differenti sezioni: (i) le plastiche effettivamente realizzate per edifici governativi; (ii) i bozzetti ricevuti dai partecipanti al concorso; e infine (iii) in ossequio alla retorica della guerra coloniale, le opere degli artisti combattenti in Africa (con grande spazio dato a Domenico Belli). Seguono diverse pagine di pubblicità editoriale, perlopiù inerenti al settore delle costruzioni. Nelle [8] tavole fuori testo, oltre alla facciata esterna della mostra, progettata da Prampolini, sono illustrate le seguenti opere: trasporti marittimi di Fillia (“omaggio dei futuristi italiani al loro grande camerata”); radiotelegrafonico di Prampolini-Oriani-Rosso; comunicazioni ferroviarie di Benedetta-Ambrosi-Tato; sintesi dell’Africa di Prampolini; visitate l’Italia dell’inedita coppia Andreoni-Favalli; sintesi del dopolavoro dell’Industria Arredi Caucciù di Tivoli a firma del duo Monachesi-Tano (che in fase esecutiva vide la partecipazione anche di Peschi e Ketoff) e, infine, lo ieratico duce di Carmassi. Nuovi archivi del futurismo, I, 1936/19 (esemplare mancante della striscia integrativa); Cammarota, Marinetti, n. IX.65.