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Rare and modern books

A.V.

RUGANTINO RIVISTA SATIRICA IN ROMANESCO 1919-1921

CASA ED.RUGANTINO E CASANDRINO, 1919

190.00 €

Italica Studio Bibliografico

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1919
Author
A.V.
Publishers
CASA ED.RUGANTINO E CASANDRINO
Keyword
Storia di Roma

Description

<p>CODICE 3175 RUGANTINO RIVISTA SATIRICA IN ROMANESCO 1919-1921 GIORNALE SATIRICO DAL 26 OTTOBRE 1919 AL 2 GENNAIO 1921 ILLUSTRATO RILEGATI INSIEME ILLUSTRATI Cor cappello a du&#39; pizzi, cor grugno lungo du&#39; parmi, co&#39; &#39;na scucchia rivorta in su a uso de cucchiaro, co&#39; &#39;no spadone che nu ce la po&#39; quello del sor Radeschio, e co&#39; le cianche come l&#39;arco de pantano, se presenta, signori mia, Rugantino er duro, nato in de &#39;sto castelluccio e cresciuto a forza de sventole perchÔøΩ ciÔøΩ avuto &#39;gni sempre er vizio de rugÔøΩ e d&#39;arilevacce! FiccherÔøΩ er naso dove nun sta bene a mettecelo, a costo puro si me l&#39;avessero da acciaccane. Le botte nu&#39; me fanno paura perchÔøΩ so&#39; avvezzo a pijalle e a dÔøΩ, pe&#39; ricevuta, tant&#39;antre chiacchiere!ÔøΩ. Con questa presentazione, il 13 settembre 1848, vide la luce il primo numero del Rugantino, diretto da Odoardo Zuccari. La concessione da parte di papa Pio IX dello statuto fondamentale, che apriva l&#39;era del governo rappresentativo e concedeva per la prima volta uno spazio alla libertÔøΩ di stampa, fece sÔøΩ che, insieme con il Rugantino, una miriade di altri giornali invadesse Roma. Ettore Veo, nella sua Roma popolaresca, edita nel 1929, ne cita piÔøΩ di una trentina e tra i piÔøΩ battaglieri ricorda: il Minimpippo, Pasquino, Il Pappagallo, Cassandrino Vero, Il Don Pirlone. Questi periodici, oltre alla felice intuizione di servirsi del dialetto per diffondere nuovi programmi e nuove idee, ebbero il merito di farsi interpreti delle istanze popolari sulla carta stampata, facendo decadere l&#39;usanza di apporre foglietti manoscritti a ridosso delle statue parlanti di Roma. Tuttavia le aperture liberali del papa ebbero breve durata e il Rugantino, come gli altri fogli politici romani del 1848, dopo pochi numeri fu costretto a sospendere le pubblicazioni, con grande soddisfazione degli ambienti reazionari e del clero, che lo accusavano di essersi schierato apertamente a favore della Repubblica Romana e lo consideravano un pericoloso foglio giacobino. Del resto un periodico che aveva scelto dichiaratamente di riferirsi a quello stesso Rugantino che era stato di &quot;Ghetanaccio&quot;, con le sue caustiche frecciate che nulla risparmiavano al governo dell&#39;epoca, non poteva non abbracciare una linea editoriale non-governativa. PerchÔøΩ le pubblicazioni del Rugantino potessero riprendere bisogna arrivare alla breccia di Porta Pia e alla conseguente caduta del potere temporale. Contemporaneamente risorsero anche numerosi altri giornali che riprendevano vecchie testate, con i quali il Rugantino entrÔøΩ in piena dialettica. GiÔøΩ nell&#39;ottobre 1870 uscirono la Nuova Roma e il Don Pirlone, seguiti a ruota dal clericale La Frusta, diretto da Carlo Marini, che riportava i versi romaneschi di Filippo Tolli, Scipione Fraschetti, Pietro Durantini e Alfredo Posta, contro i ÔøΩbuzzurriÔøΩ, cioÔøΩ i piemontesi calati a Roma con le truppe italiane. Nel 1871 uscirono Pasquino, La Lima e altri periodici dalla vita effimera; nel 1877 il Romano di Roma; nel 1880 Capitan Fracassa, fondato da Luigi Arnaldo Vassallo e Raffaele Giovagnoli, con poesie dialettali di molti poeti romaneschi, tra i quali Cesare Pascarella; nel 1882 La Fornarina, con Augusto Sbriscia e Giggi Zanazzo; nel 1883 Marforio RUGANTINO GIORNALI INTERE ANNATE 1920 - 1921 -1919</p>, , <p>categoria UNICI (QUADRANTE 15 )</p>,
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