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ARIOSTO, Ludovico (1474-1533)-RUSCELLI, Girolamo ed. (1504-1566)
Orlando furioso di M. Lodovico Ariosto, tutto ricorretto, & di nuove figure adornato. Con le annotationi, gli avvertimenti, & le dichiarationi di Ieronimo Ruscelli. La vita dell'Autore descritta dal signor Giovan Battista Pigna. Gli scontri de' luoghi mutati dall'Autore dopo la prima impressione. La dichiaratione di tutte le istorie, & favole toccate nel presente libro, fatte da M. Nicolò Eugenico. Di nuouo aggiuntovi li Cinque canti del medesimo autore. Et una tavola de' principij di tutte le stanze. Con altre cose utili, & necessarie
eredi di Vincenzo Valgrisi, 1580
2800.00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italy)
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Details
Description
Bella edizione del Furioso pubblicata da Vincenzo Valgrisi ed edita da Girolamo Ruscelli.
Valgrisi pubblicò il suo primo Furioso nel 1556 sfidando il rivale Giolito de' Ferrari su un testo che era stato per anni ed era ancora uno dei suoi cavalli di battaglia. L'edizione di Valgrisi divenne subito molto popolare e la sua tipografia stampò più edizioni del Furioso di qualsiasi altra con la sola eccezione del sopramenzionato Giolito, che ne produsse ben diciassette fino al 1587.
Ruscelli iniziò a lavorare alla sua nuova edizione dell'Orlando Furioso tra il 1552 e il 1553. Il suo testo si basa su quello stampato da Giolito nel 1552, rivisto alla luce di precedenti edizioni degli anni Trenta e di alcune correzioni autografe ricevute, a suo dire, dal fratello dell'Ariosto, Galasso. L'accuratezza filologica è sbandierata dal Ruscelli sin dal titolo (“tutto ricorretto”) in chiara ed aperta polemica contro il rivale di sempre Lodovico Dolce, editore del Giolito. Ruscelli “sought to rival him as the editorial custodian of Ariosto's poem” (D. Javitch, Proclaiming a Classic. The Canonization of Orlando Furioso, Princeton, 1991, p. 39), integrando fra l'altro il poema con nuovi commenti e paratesti (“annotationi, avvertimenti, & dichiarationi”) di suo pugno.
A partire dall'edizione del 1560 l'edizione Valgrisi/Ruscelli si arricchisce di una versione ampliata della Vita dell'Ariosto composta dal segretario della corte estense Giovanni Battista Pigna (1529-1575), pubblicata originariamente nel trattato I Romanzi (1554). Nella Vita Pigna fa riferimento ad un ritratto dell'Ariosto realizzato da Tiziano - “egli di mano dell'eccellentissimo Titiano pare che ancor sia vivo” -, che potrebbe essere la fonte del legno inciso per il Furioso di Zoppino del 1536, poi reinterpretato da Giolito come poeta classico laureato ed ora riproposto da Valgrisi, in controparte, all'interno del ricco frontespizio architettonico che apre il volume.
A partire dal Furioso del 1565 Valgrisi e Ruscelli decidono di aggiungere anche i celebri Cinque Canti finali del poema, nonché delle allegorie in prosa e le argomentazioni di Luigi Groto d'Adria (1541-1585).
Tutte le edizioni Valgrisi del poema ariostesco si segnalano inoltre per le elaborate illustrazioni a tutta pagina, citate nel frontespizio e nell'epistola dedicatoria di Ruscelli ad Alfonso d'Este, duca di Ferrara (datata Venezia, 12 aprile 1556). Ogni xilografia, incorniciata da ricche bordure con figure e grottesche, illustra visivamente una o più scene del canto a cui fa riferimento, grazie a un sapiente uso della prosp